Si di Nicco al Trattato di Lisbona “anche se il testo è ancora timido su ruolo regioni, autonomie”

Dopo la Spagna anche l'Italia arriva alla ratifica del Trattato di Lisbona sulla Comunità europea con il si della Camera dei deputati. "'Avremmo voluto, sin dall'inizio, un'Europa meno economico-commerciale e più politica" ha detto Nicco.
Roberto Nicco
Politica

“Avremmo voluto, sin dall’inizio, un’Europa meno economico-commerciale e più politica..Altra è stata la strada seguita: un gigante economico e un nano politico, si è detto più volte.” Con queste parole l’Onorevole Roberto Nicco ha dato il suo voto favorevole oggi, giovedì 31 luglio alla Camera, alla ratifica del Trattato di Lisbona“nella consapevolezza – ha aggiunto –  che si tratti di un passo necessario per tenere aperta una prospettiva europeista, sebbene ancora lontanissimo da quelle aspettative che erano state poste fin dal Manifesto per un’Europa libera e unita, noto come Manifesto di Ventotene.”

Dopo la Spagna quindi anche l’Italia arriva all’approvazione del Trattato sulla Comunità europea. “La Valle d’Aosta e il Sud Tirolo – ha sottolineato Nicco intervenendo per la componente delle minoranze linguistiche –  per la loro collocazione geopolitica.. hanno sempre guardato con grande interesse alla costruzione di una comunità europea.”

“Quella di oggi – ha proseguito Nicco – è un’Europa spesso inutilmente invasiva con le sue direttive volte a regolamentare anche nei dettagli la vita dei cittadini, un’Europa allargatasi forse troppo rapidamente..che non è mai entrata pienamente nel cuore dei cittadini europei..

Riferendosi al Testo del Trattato il deputato lo ha definito “un testo già di per sé non propriamente esaltante, prolisso, talvolta ripetitivo. Un testo con qualche riferimento certo importante, ma ancora timido a temi per noi rilevanti: al ruolo delle Regioni, delle autonomie, delle minoranze, alle specifiche condizioni delle aree montane (art. 158).”
 

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