Si festeggia oggi il 70° anniversario delle prime elezioni regionali

Era il 24 aprile 1949 quando la Valle d’Aosta andò alle urne. Il Presidente della Regione: “Una data che è un simbolo di democrazia e espressione di libertà”.
Palazzo Regionale
Politica

Il 24 aprile di 70 anni fa si tennero in Valle d’Aosta le prime elezioni. In questa data, nel 1949, si concluse il percorso di costruzione della nuova architettura istituzionale della Valle d’Aosta, dopo la Seconda Guerra Mondiale, un percorso che attraverso l’emanazione dei Decreti Luogotenenziali del 1945, con il primo Consiglio della Valle del 1946, i cui venticinque componenti erano stati indicati dai partiti CLN, con la promulgazione della Legge costituzionale n. 4 del 26 febbraio 1948 (Statuto speciale per la Valle d’Aosta) e, infine, con l’elezione del Senatore Ernest Page e del Deputato Paolo Alfonso Farinet, lo stesso anno, porta alle prime elezioni regionali democratiche dopo l’oscuro periodo del fascismo.

Il Presidente della Regione vuole quindi evidenziare che ricordare questa data è doveroso, in quanto rappresenta la conquista di un diritto per nulla scontato, che dovrebbe essere sempre tenuto in grande considerazione quale alto dovere civico di ogni cittadino. Una data che è un simbolo di democrazia e espressione di libertà. Elementi questi che, in un momento di confusione di valori, bisogna celebrare e trasferire alle nuove generazioni.

Il 24 aprile 1949 ebbero luogo in Valle d’Aosta le prime elezioni dei 35 Consiglieri regionali che diedero avvio alla I Legislatura. Vinse la competizione elettorale una coalizione formata da DC e UV, con il 43,6% dei suffragi (28 seggi), mentre le sinistre ottennero il 33,2% (7 seggi). La lista Campanile e la lista Italiana rimasero fuori dal Consiglio. A capo dell’Esecutivo, fu eletto Severino Caveri, con Pierre Fosson all’industria e commercio, Luigi Fresia alle finanze, Albert Deffeyes al turismo, Flaviano Arbaney all’agricoltura e foreste, Amato Berthet alla pubblica istruzione e Giuseppe Ferdinando Bionaz ai lavori pubblici. Presidente del Consiglio fu eletto Vittorino Bondaz. Principale obiettivo del nuovo Consiglio eletto era il miglioramento delle condizioni materiali di vita dei valdostani.

Il nuovo Consiglio eletto si riunì per la prima volta il 21 maggio successivo. Ad aprire i lavori Pio Desiderato Norat: “La giornata di oggi per noi Valdostani può essere considerata storica, poiché finalmente vediamo riconsacrati i nostri diritti all’autonomia che ci era stata lentamente sbocconcellata attraverso i secoli, poiché tutte le franchigie, i privilegi di cui fin dal medioevo eravamo beneficiari, ci vennero gradatamente soppressi, fino all’ultima violenta proibizione di parlare la nostra lingua francese e d’insegnarla nelle scuole elementari un ventennio addietro. Ora finalmente il nostro antico Conseil Des Commis potrà far riudire la sua voce e riprendere la difesa delle nostre tradizioni”.

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