Simbolo e nome UVP, il tribunale di Aosta respinge il ricorso dell’Union

Scrive il giudice Marco Tornatore: "La nuova formazione politica non è in grado di ingenerare, in concreto, per le peculiarità della circoscrizione elettorale valdostana e l'ampia diffusione della vicenda in esame sui media locali, alcuna confusione".
Da sinistra Caveri, Favre, Viérin e Rosset
Politica

"Ci sembra che quanto scritto nell’ordinanza dal giudice Marco Tornatore del Tribunale di Aosta, entrando davvero nel merito, possa rappresentare la parola "fine" ad una causa che si poteva evitare. Lo diciamo senza trionfalismo e con un pizzico di dispiacere, perché questa non è la politica che vogliamo". Così Alessia Favre e il consigliere regionale Luciano Caveri commentano in una nota l’ordinanza del Tribunale di Aosta che ha respinto il ricorso presentato dall’Union Valdotaine sul simbolo e il nome dell’UVP. La controversia era arrivata ad Aosta dopo che il Tribunale delle imprese di Torino aveva dichiarato l’incompetenza per territorio.

Scrive oggi nell’ordinanza di rigetto il giudice Marco Tornatore: "Va sicuramente escluso che la costituzione dell’Union Valdotaine progressiste sia stata creata unicamente o principalmente allo scopo di ingenerare confusione nell’elettorale valdostano o di interferire sulla libertà delle competizioni elettorali, sottraendo voti al partito politico ricorrente, poiché la nuova formazione politica ha subito trovato, almeno nell’ambito delle recenti elezioni politiche, un ampio consenso elettorale".

Sul nome poi il giudice ricorda come "l’aggiunta dell’aggettivo "progressiste" evoca in particolare valori politici ed ideali tradizionalmente ispirati al rinnovamento e al pluralismo in contrapposizione con le forze politiche tradizionali…identificabili nell’Union Valdotaine". Mentre sul simbolo Tornatore spiega come il leone sia "ritratto in modo diverso sui due simboli…i colori rosso-nero a larghe bande verticali, che compaiono su entrambe le rappresentazioni, non sono identificativi di un preciso schieramento politico, ma chiaramente evocano la disposizione dei colori della bandiera regionale valdostana."

Infine secondo il giudice "la nuova formazione politica non è in grado di ingenerare, in concreto, per le peculiarità della circoscrizione elettorale valdostana e l’ampia diffusione della vicenda in esame sui media locali, alcuna confusione nell’elettorato regionale"

L’Uv dovrà ora pagare le spese legali fissate in 2.800 euro.

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