“Sulla scuola di Tzamberlet non ci sono al momento le condizioni per delle modifiche”

“Ad oggi non si possono intravedere delle condizioni politiche per riorientare le scelte fatte" dice in Consiglio regionale il Presidente Marquis.
Politica

Quali sono gli orientamenti della nuova Giunta regionale sulla Scuola polmone di Tzamberlet? La domanda arriva in Consiglio regionale dopo le polemiche delle scorse settimane a seguito della richiesta di referendum depositata in Comune ad Aosta. “Allo stato attuale non ci sono le condizioni per pensare a delle modifiche del piano perché siamo in attesa della sentenza del tar” spiega il Presidente della Regione. “Ad oggi non si possono intravedere delle condizioni politiche per riorientare le scelte fatte. La delibera è un piano di carattere generale e come tutti i piani può essere oggetto di revisioni che devono tenere conto delle obbligazioni contratte ma che possono permettere, comunque, alla Pubblica amministrazione di fare delle valutazioni alla luce di nuove esigenze volte a soddisfare le richieste della comunità”. Comunità che secondo il presidente avrebbe dovuto essere a suo tempo maggiormente coinvolta nelle decisioni. 

I costi già sostenuti per la progettazione della scuola sono di circa 117 mila euro lordi, mentre le somme stanziate per l'espletamento delle successive fasi progettuali, quella definitiva già predisposta e quella esecutiva, ammontano a circa un milione 125 mila euro lordi. I lavori sono stati aggiudicati nei mesi scorsi al Consorzio Eco Ecole (composto da Cogeis, Ivies, Edilvi Costruzioni, Montipò Costruzioni generali e il Consorzio stabile Valle d’Aosta) per circa 21 milioni di euro, una parte dei quali, 6 milioni 651 mila euro sono finanziati dallo Stato. Contro l'aggiudicazione pendono due ricorsi al Tar di Aosta. 

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