Trattamento dei rifiuti, ecco i nuovi indirizzi proposti dalla Giunta regionale

L'incremento delle percentuali di raccolta differenziata con l'introduzione del rifiuto organico, la realizzazione di impianti per il trattamento a freddo, la massima riduzione possibile della quantità di rifiuto residuo: ecco i tre punti principali.
La discarica di Brissogne
Politica

Si articola in tre punti la proposta per un nuovo sistema di trattamento dei rifiuti in Valle d’Aosta che l’Assessore regionale al territorio e ambiente, Luca Bianchi, sottoporrà alla competente Commissione consiliare.

I nuovi indirizzi sono stati illustrati da Bianchi questa mattina, durante l’abituale conferenza stampa di Giunta. In primo luogo, il documento predispone “l’incremento delle percentuali di raccolta differenziata mediante l’introduzione della raccolta separata del rifiuto organico (in pratica, l’umido, ndr)”.

Allo stesso modo, il testo determina “la selezione dei rifiuti indifferenziati (frazione residuale della raccolta differenziata), mediante la realizzazione di uno o più impianti per il solo “trattamento a freddo” dei due flussi che dai medesimi ne derivano, al fine di perseguirne la massima valorizzazione, anche attraverso la previsione di un impianto di digestione anaerobica della frazione organica con la produzione di biometano”.

Infine, il nuovo sistema dovrà basarsi sulla massima riduzione possibile della quantità di rifiuto residuo da destinare alla valorizzazione in impianti siti fuori dalla Regione o nella discarica regionale, al fine di prolungarne il più possibile la durata residua.

“Sottoporrò alla Commissione consiliare competente nelle prossime settimane il documento di prefattibilità, che ha tenuto conto dell’indirizzo generale condiviso con il Governo regionale. E’ evidente che si tratta di linee di carattere generale che fissano alcuni punti fermi importanti per il Governo regionale. Ora si dovrà anche analizzare e discutere una diversa organizzazione dei servizi di raccolta e di trasporto dei rifiuti in forme omogenee, per quanto più possibile, secondo criteri di economicità ed efficienza, come peraltro deciso unanimemente dal Consiglio regionale con la mozione del 23 ottobre scorso, anche mediante la progressiva introduzione di sistemi di determinazione delle tariffe che consentano un’applicazione proporzionale dei costi coerente con il principio "chi inquina paga”.

La Giunta regionale, nella deliberazione, ha inoltre confermato la necessità di “procedere nelle azioni consistenti nel potenziare le attività finalizzate a perseguire livelli di raccolta differenziata allineati con gli obiettivi di legge, così come di attivare iniziative volte a migliorare la qualità delle singole frazioni, avviando un piano di azioni per la riduzione e la prevenzione nella produzione di rifiuti e a proseguire le azioni di informazione e sensibilizzazione dell’utenza”. 

"Questa è la soluzione più idonea – ha aggiunto il Presidente della Regione, Augusto Rollandin – tenendo conto dei vincoli che ci eravamo dati ovvero quelli di non ricorrere a sistemi di trattamento a caldo".

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