Tre piani urbanistici per cambiare volto ad altrettanti angoli della città

La seconda Commissione consiliare del Comune di Aosta ha analizzato tre “Pud”: uno riguarda la zona Arco d’Augusto – via Garibaldi, il secondo regione Borgnalle, il terzo l’area Chamolé.
La riunione della seconda commissione consiliare
Politica

La seconda Commissione consiliare del Comune di Aosta ha analizzato tre piani urbanistici di dettaglio (Pud) destinati a cambiare volto ad altrettanti angoli della città di Aosta.

Il primo, di iniziativa pubblica, riguarda la zona tra viale Garibaldi, piazza dell’Ancien abatoir e piazza Arco d’Augusto, ed è nella fase più avanzata: è stato formalmente “adottato” dal Consiglio nell’aprile scorso, sono state fatte due osservazioni da parte della Regione, controdedotte dal Comune, e sarà approvato definitivamente nel prossimo Consiglio cittadino del 26 e 27 ottobre. Il Pud prevede il rifacimento dell’edificio che si affaccia sulla piazza dell’Arco, già sede dell’associazione degli agricoltori valdostani, oggi di proprietà della Banca di credito cooperativo Valdostana. Il palazzo verrà ricoperto da pannelli in legno, e sarà recuperata anche la parte retrostante, adiacente alla Cittadella dei giovani e che in un primo momento doveva fare parte del complesso inaugurato lo scorso dicembre.

Il secondo Pud, sottoposto all’approvazione della Commissione, riguarda un edificio “incompiuto” in regione Borgnalle, all’altezza dell’ingresso ovest dell’area – all’altezza del sottopasso della statale 26 verso il quartiere Dora e vicino alla “Casa delle aste” – in cui è prevista la costruzione di un piccolo complesso residenziale con negozi al piano terreno e una porzione ad uffici. Il piano prevede la cessione gratuita al Comune di circa 600 metri quadri di terreno, che sono serviti all’ampliamento della strada di Borgnalle, completato nelle scorse settimane, e potranno servire per realizzare la rotonda all’ingresso della nuova strada, prevista dal Pud ma non ancora finanziata.

Un terzo Pud è stato analizzato in fase consultiva, e riguarda la vasta area detta “Chamolé”, tra via Chambéry, via Lys e via Chamolé. “Nella zona è prevista la costruzione di una piccola rotonda – ha detto Stefano Borrello, assessore alla Mobilità – nell’intersezione tra via Chambéry e via Lys, che però andrà valutata attentamente. Nel Pud è prevista la cessione di una parte di terreni in funzione di questa novità viabile, prevista in passato ma forse non più attuale”. Nella zona, oltre a più di 1200 metri quadrati di terreno ceduti al Comune per costruire parcheggi tra via Chamolé e il sovrappasso ferroviario, è prevista la costruzione di un edificio con sei piani fuori terra e attività commerciali al piano terreno all’angolo esta tra le vie Chambéry e Lys. “E’ positivo che l’amministrazione abbia deciso di sottoporre in Commissione i Pud in via consultiva – ha detto il presidente Luca Mantione – perché in casi come questi i professionisti possono intervenire rilevando le indicazioni politiche nella fase iniziale della progettazione”.

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