Un europarlamentare per la Valle d’Aosta. Alla Camera è fallito anche l’ultimo tentativo

La Camera ha respinto l'emendamento avanzato dal parlamentare valdostano Roberto Nicco per modificare la legge sulle elezioni dei membri del Parlamento europeo.
Il Parlamento europeo
Politica

Oggi, martedì 3 febbraio, la Camera ha respinto l’emendamento avanzato dal parlamentare valdostano Roberto Nicco  per modificare la legge sulle elezioni dei membri del Parlamento europeo. Nonostante l’accordo bipartisan che in Valle ha messo d’accordo tutti – autonomisti, centro destra e centro sinistra – il voto dei deputati ha messo in minoranza la richiesta di abbassare a 25mila il numero di voti necessari per ottenere un seggio all’euro parlamento.

“Si tratta di un atto politicamente grave – ha dichiarato l’on. Roberto Nicco – le minoranze linguistiche esprimeranno perciò voto contrario al provvedimento”. E aggiunge: “Inutili sono i continui richiami al federalismo, se poi, a quelli che dovrebbero essere gli elementi costitutivi del nuovo stato federale, ovvero le Regioni, non viene attribuita pari dignità in un passaggio così importante quale l’elezione del Parlamento europeo”.

Durante il dibattito in aula, questa mattina, Nicco aveva “proposto una più limitata e specifica modifica che consentisse almeno di rendere effettiva la possibilità di una rappresentanza all'interno del meccanismo dell'apparentamento, con la riduzione del quorum necessario, essendo assai difficilmente raggiungibile la cifra individuale di 50.000 voti a fronte della ridotta consistenza di quel corpo elettorale”.

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