Un piano regionale da 80 milioni di euro per far crescere le nuove tecnologie

La Valle investe sulla 'società dell'informazione', ma qualche brutta sorpresa potrebbe arrivare sul fronte del digitale terrestre: se il ministero non definisce il piano delle frequenze potrebbe slittare il passaggio definitivo del 1° ottobre.
Enrica Zublena, coordinatrice del Dsi e Aurelio Marguerettaz, assessore allle Finanze
Politica

Un piano da circa 80 milioni di euro per promuovere l’innovazione tecnologica in Valle d’Aosta in tre anni. E’ quanto prevede la programmazione per l’e-government e la società dell’informazione nella nostra regione presentato durante un convegno dall’assessore alle Finanze, Aurelio Marguerettaz, e da Enrica Zublena, coordinatrice del dipartimento sistema informativo. “Il 2009 – ha sottolineato Marguerettaz – è la nostra data obiettivo per l’insieme di attività che stiamo mettendo in cantiere per evitare che la Valle  diventi un territorio marginale per nell’ambito delle nuove tecnologie”.

E l’amministrazione regionale sta operando su più fronti per agevolare queste trasformazioni, nel tentativo di trasformare l’handicap geografico in un punto di forza, nella speranza che la Valle possa essere un laboratorio di sperimentazione. “Abbiamo creato un tavolo permanente di concertazione – ha assicurato l’assessore Marguerettaz – che metta in dialogo comuni, azienda sanitaria, mando accademico, camera di commercio per arrivare a scelte condivise.

Rientra in questo quadro un ventaglio di iniziative molto ampio come l’accordo con Telecom per l’estensione della banda larga al 96% delle utenze telefoniche e per superare il digital divide. “Abbiamo in previsione – ha sottolineato Enrica Zublena – di estendere la connessione a banda larga anche al restante 4% della popolazione  entro il 2010 attraverso una infrastruttura wireless”.

Potrebbero esserci però delle brutte sorprese per quanto riguarda il passaggio definitivo al digitale terrestre in vista dello switch off totale del 1° ottobre prossimo”. “Il ministero delle Comunicazioni deve stabilire il piano delle frequenze per quanto riguarda la Valle d’Aosta – ha annunciato la Zublena – ma se non si arrivasse a questa definizione, noi lo switch off non lo faremo”.

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