Un disegno di legge per rendere più efficiente il sistema di soccorso ed emergenza sanitaria. Il testo, già approvato dalla Giunta regionale, è ora all’esame delle commissioni e potrà essere approvato, probabilmente, già nel mese di gennaio. “In questo modo – ha spiegato l’assessore alla Sanità, Antonio Fosson – andiamo a riempire un vuoto normativo e a supplire alla mancanza di un quadro di riferimento a livello nazionale”.
La novità principale è la costituzione della centrale unica del soccorso. Attraverso un solo numero telefonico si potranno attivare diverse tipologie di soccorso: dall’ambulanza alla protezione civile, dai vigili del fuoco al soccorso alpino. L’obiettivo, quindi, è di far lavorare in sinergia le diverse componenti in cui è articolata l’emergenza sanitaria. “Per una regione come la Valle d’Aosta con caratteristiche morfologiche molto particolari – spiega l’assessore Fosson – è prioritario dare una disciplina unitaria a questa materia per assicurare interventi tempestivi su tutto il territorio”.
Il disegno di legge definisce il modello organizzativo della rete di emergenza, che è organizzata su due tempi. Il primo soccorso viene prestato dalla risorsa più vicina, non necessariamente sanitaria, per di assicurare un primo tempestivo intervento a
sostegno delle funzioni vitali. Nella seconda fase viene prestato il soccorso sanitario, utilizzando un’ambulanza o l’elicottero.
Il testo definisce anche i criteri di coordinamento e collaborazione fra le strutture del servizio sanitario regionale e le associazioni di volontariato del soccorso, la Croce rossa e altri enti privati autorizzati.
Faranno parte di questo sistema anche i sei centri traumatologici presenti nelle principali località sciistiche aperti soprattutto in inverno e, in due casi – Courmayeur e Cervinia – anche durante l’estate. In queste strutture operano specialisti in ortopedia e traumatologia e personale infermieristico per il trattamento di traumi che non richiedono necessariamente il ricovero in ospedale. Si tratta di un livello aggiuntivo di assistenza, garantito sia ai residenti che ai turisti. I centri, che rappresentano un primo filtro territoriale rispetto agli accessi in pronto soccorso, sono dislocati in maniera strategica per rispondere al meglio alla domanda assistenziale.
La Valle d’Aosta sarà, infine, fra le prime regioni a regolare anche l’attività dell’autista – soccorritore e a stabilire i percorsi di formazione necessari per operare.