Università, studenti auditi in Commissione. “Ci aspettiamo risposte altrimenti mobilitazione”

"Auspichiamo cambiamenti nel breve e nel lungo periodo, mettendoci a disposizione per qualsiasi tipo di collaborazione che ci possa essere richiesta." Scrive in una nota il Movimento “Studenti Universitari Contro i Tagli”.
Incontro tra Amministrazione e studenti a Palazzo regionale
Politica

"Auspichiamo cambiamenti nel breve e nel lungo periodo, mettendoci a disposizione per qualsiasi tipo di collaborazione che ci possa essere richiesta. Se tali risposte non arriveranno, siamo ancora pronti a mobilitarci per fare valere le nostre legittime istanze." Cosi in una nota gli “Studenti Universitari Contro i Tagli”. Alcuni rappresentanti del Movimento –  Hervé Armand, Ismail Fayad e Nicolò Alessi, insieme al presidente del consiglio degli studenti universitari valdostani Yuri Cardia e al presidente della consulta regionale Alex Muratori – ieri mattina sono stati auditi in V Commissione consiliare. 

Nella nota gli studenti esprimono soddisfazione per l’incontro nel quale "siamo riusciti a porre all’attenzione molte problematiche attraverso dati certi, diversamente dai nostri interlocutori, sforniti di qualsiasi strumento di valutazione concreta. In primo luogo, è stata ribadita la reale entità dei tagli a bilancio attuati nel settore del diritto allo studio (20 % per il contributo alloggio e le tasse universitarie, e più del 50 % per i trasporti); inoltre sono state sottolineate le devastanti conseguenze, anche attraverso esperienze concrete, della scelta del criterio dell’ISEE per valutare la situazione patrimoniale delle famiglie degli studenti."

Oltre alle critiche i rappresentanti del Movimento hanno prospettato alcune soluzioni ai consiglieri, fra cui una "ridefinizione delle fasce di reddito dell’attuale bando, con l’obiettivo quantomeno di aumentarne il numero per garantire una logica gradualità dei trattamenti economici per gli studenti; una più forte garanzia del diritto allo studio per gli studenti al primo anno di università, attuabile riducendo a 28 il numero di crediti richiesti per beneficiare delle borse di studio; operazioni sul bilancio regionale volte a permettere una vera garanzia del diritto allo studio, non tagliando fondi, ma stanziandone; in ultimo, sottolineato la necessità di rivalutare la scelta del criterio dell’ISEE, proponendo un innalzamento delle fasce o un ritorno alla dichiarazione dei redditi."

Proposte che hanno suscitato, spiegano gli studenti, interesse in Commissione che però alla fine non è arrivata a votare un impegno per sottoporle in Consiglio.

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