Fino a ieri, martedì 9 febbraio, gli automobilisti che si recano spesso in Svizzera, preferivano acquistare l'abbonamento per il Traforo del Gran San Bernardo in terra elvetica perché, non essendo prevista l'Iva sui pedaggi, il prezzo era decisamente inferiore a quello italiano.
Da oggi però il prezzo degli abbonamenti italiani così come del biglietto si è uniformato grazie alla ratifica da parte della Camera di un accordo con il Consiglio federale elvetico.
Soddisfazione arriva dal deputato Roberto Nicco, relatore del provvedimento nella Commissione Trasporti. "La ratifica dell’Accordo in esame – si legge in una nota – era già stata oggetto di esame parlamentare nella precedente legislatura; in quella occasione l’iter di esame non fu completato a causa dell’interruzione anticipata della legislatura stessa."
"Non essendo prevista in Svizzera l’IVA sui pedaggi, infatti – continua la nota – si era venuta a creare una disparità dei costi per gli utenti italiani rispetto a quelli elvetici, nonché una distorsione nel settore della concorrenza degli abbonamenti – per il minor costo di quelli acquistati in Svizzera – oltre a difficoltà amministrative nella gestione congiunta italo-elvetica del traffico del Gran San Bernardo e della ripartizione degli introiti connessi. "