Viérin risponde a Perron: “Il momento del cambiamento è arrivato”

L'ex Assessore alla Cultura sottolinea come l'Uvp "abbia tenuto una campagna elettorale corretta, con proposte, idee, contenuti, competenze ed un progetto di rilancio e cambiamento per la Valle d'Aosta. Saranno poi i valdostani a scegliere. "
Laurent Viérin
Politica

"Ci viene da sorridere perché crediamo che il momento del cambiamento sia arrivato e che questo sarà colto dai valdostani, che lunedì, torneranno a fare splendere il sole sulla Valle d’Aosta." A dirlo è Laurent Viérin commentando le dichiarazioni di ieri del Presidente dell’Uv, Ego Perron.

"Qualcuno ha detto, ieri, con grande certezza – scrive Viérin – che vincerà sicuramente queste elezioni al primo turno perché "sente un clima di consenso". Al di del clima, che potrebbe, a questo punto, essere assunto come unico parametro elettorale, senza neppure bisogno di svolgere le elezioni, e che fa parte dell’atteggiamento arrogante tenuto dall’apparato in questa campagna, e al di la della bufala di Perron riguardante le presunte 1000 persone al giorno incontrate nei 4 comizi quotidiani (ovvero 250 persone a comizio) di Mussoliniana memoria, questa affermazione mi ha riportato indietro di qualche mese. Ricordo infatti questa medesima certezza nelle parole di Ego Perron già alla vigilia del referendum sul Piro".

E sulla dichiarazione di Perron "che si dice pronto al bis", Viérin sottolinea come "si tratti di esternazioni tipiche di ogni regime che teme di perdere il potere e che disperatamente cerca di convincere sé stesso, ma anche gli altri, che questo mai succederà, e al di la di tutti gli attacchi che questa campagna ha riservato nei confronti dell’U.V.P., che è l’unico argomento utilizzato dai nostri avversari, che non propongono idee e contenuti, ma sparlano semplicemente di noi".

L’ex Assessore alla Cultura sottolinea come l’Uvp "abbia tenuto una campagna elettorale corretta, con proposte, idee, contenuti, competenze ed un progetto di rilancio e cambiamento per la Valle d’Aosta. Saranno poi i valdostani a scegliere. "

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