Al fine di favorire la conoscenza e il consumo dei prodotti del territorio e contribuire allo sviluppo della filiera a km zero l’Assessorato regionale all’Agricoltura ha lanciato una campagna promozionale per promuovere le DOP, DOC, IG e PAT.
A Natale è ormai una tradizione portare in tavola prodotti enogastronomici tipici, locali e di qualità. Quest’anno diventa ancora più importante rispettare questa tradizione. L’acquisto di prodotti del territorio, in particolare DOP, DOC, IG e PAT, può aiutare a sostenere le tante aziende, alcune piccolissime, fortemente colpite, come il resto del settore produttivo, dalla pandemia.
Le festività natalizie, a causa delle restrizione dettate dall’emergenza Covid 19, saranno contrassegnate dalla riduzione delle presenze turistiche in Valle d’Aosta nella stagione invernale con un conseguente calo delle vendite dei prodotti delle differenti filiere di produzione del mondo agricolo.
Al fine di favorire la conoscenza e il consumo dei prodotti del territorio e contribuire allo sviluppo della filiera a km zero l’Assessorato regionale all’Agricoltura ha lanciato una campagna promozionale.
“DOP, DOC, IG e PAT. Acquista, degusta e stappa le eccellenze Made in VdA” è lo slogan della campagna che invita a scoprire i prodotti tipici valdostani.
A cominciare dalle quattro famose DOP (denominazione di origine protetta) valdostane: la Fontina, il Valle d’Aosta Fromadzo, il Valle d’Aosta Jambon de Bosses e il Valle d’Aosta Lard d’Arnad.
Dalle DOP ai DOC (denominazione di origine controllata) Valle d’Aosta, il marchio che dal 1985 racchiude tutte le produzioni ottenute sul territorio e che oggi è rappresentata da 7 sottodenominazioni di zona (il Blanc de Morgex et de la Salle, l’Enfer d’Arvier, il Torrette, il Nus, il Chambave, l’Arnad-Montjovet e il Donnas) e da 15 di vitigno (Chardonnay, Cornalin, Fumin, Gamay, Mayolet, Merlot, Müller Thurgau, Nebbiolo, Petite Arvine, Petit Rouge, Pinot Blanc, Pinot Gris, Pinot Noir, Prëmetta e Syrah.
Dai DOC all’Indicazione Geografica IG Genepì della Valle d’Aosta.
Infine, forse meno conosciuti, sono i PAT, i Prodotti Agricoli Tradizionali. In Valle d’Aosta ad oggi se ne contano una trentina suddivisi in otto categorie che ricomprendono, in particolare, le bevande analcoliche, le Carni (e frattaglie) fresche e le loro preparazioni come i Boudin, la Motzetta, la Mocetta, il Prosciutto alla brace di Saint-Oyen, le Saouseusse, il Teteun e la Tseur achétaye, i Formaggi come il Formaggio di capra a pasta molle, il Formaggio di pecora o capra a pasta pressata, il Formaggio misto, il Reblec, il Reblec de crama, lo Salignoùn, il Séras, la Toma di Gressoney e la Brossa, i prodotti vegetali come le Mele Golden delicious e la Renetta della Valle d’Aosta, i prodotti da forno come lo Pan Ner, la Micòoula, lo Mécoulén, la Flantse e lo Créchén e la Piata di Issogne i Grassi come lo Beuro, lo Beuro colò, lo Beuro de brossa, il Burro centrifugato da siero e l’Olio di noci, i prodotti di origine animale come lo Lasé (latte), i Mieli di castagno, di rododendro e millefiori di montagna, i distillati e liquori quali il Ratafià e la Grappa ed infine i prodotti della gastronomia come la Seupa a la Vapelenentze.
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