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Cervino CineMountain al via con 53 film e 8 giorni di festival

Ad aprire il festival realizzato con il sostegno della Regione autonoma Valle d'Aosta, il Consiglio Valle e il Comune di Valtournenche, sarà Alessandro Borghi, che racconterà aneddoti e segreti di “Le otto montagne”,
Cervino Cinemountain
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Otto giorni di programmazione, 53 pellicole, selezionate tra le oltre 350 arrivate da 90 Paesi diversi, di cui 23 anteprime – tra italiane, mondiali e internazionali – 3 film fuori concorso, e un fitto calendario di appuntamenti con grandi ospiti, dal cinema alla montagna, dalla letteratura al giornalismo. Sono questi i numeri della XXVI edizione del Cervino CineMountain che si prepara ad alzare il sipario dal 29 luglio al 5 agosto 2023 a Breuil-Cervinia e Valtournenche.

«Il successo di questo festival è che riesce a svelarci la montagna sempre in modi diversi, a consentirci di guardarla con occhi nuovi, con curiosità – commenta il Presidente del Consiglio regionale, Alberto Bertin – . La Valtournenche e il Breuil in particolare diventano un grande crocevia internazionale in cui si incontrano storie, vite, imprese, sogni e ambizioni.»

Ad aprire il festival realizzata con il sostegno della Regione autonoma Valle d’Aosta, il Consiglio Valle e il Comune di Valtournenche, sarà Alessandro Borghi, che racconterà aneddoti e segreti di “Le otto montagne”, e nei giorni successivi si alterneranno sul palco gli skyrunner Kilian Jornet Burgada, Marino Giacometti e Bruno Brunod, gli alpinisti Hervé Barmasse, Anna Torretta, Edu Marin, François Cazzanelli, Yannik Graziani, Emrik Favre, Stefano Stradelli e Rinaldo Carrel, l’attore Giuseppe Cederna, protagonista di “Mediterraneo”, i giornalisti Linda Cottino e Edoardo Raspelli, conduttore storico di Melaverde, il funambolo Nathan Paulin e tanti altri. Insieme a loro anche registi, sceneggiatori, attori e produttori che hanno scelto il festival ai piedi del Cervino per incontrarsi e presentare le loro opere cinematografiche.

 

BORGHI FOTO GHILARDI
BORGHI FOTO GHILARDI

«Il Cervino CineMountain ha assunto un ruolo di assoluto rilievo nel panorama dei festival cinematografici dedicati alla montagna confermandosi come uno degli eventi di maggior pregio che quest’estate la Valle d’Aosta propone sul proprio territorio – dichiara l’Assessore al turismo, sport e commercio, Giulio Grosjacques -. Il programma è denso di impegni e soprattutto assai nutrito: auguro agli organizzatori di poter raccogliere consensi di un pubblico sempre più vasto e agli spettatori del festival di poter apprezzare al meglio i film e godere delle bellezze della Valtournenche e delle sue montagne.»

Due le novità di quest’anno: Mountaintelling e Versante Sport. Mountaintelling “La montagna nel cinema di finzione contemporaneo”, è il nuovo contenitore del Festival fortemente voluto, ideato e creato in collaborazione con la Film Commission Valle d’Aosta, per esaltare la capacità del grande schermo di raccontare l’essenza della montagna attraverso questo genere cinematografico, restituendole il ruolo non solo di scenario ma di protagonista della narrazione, capace di influenzare e accompagnare, in questo caso, il percorso dell’amicizia lunga una vita tra Pietro e Bruno, in uno sperduto villaggio delle terre alte. Versante Sport, invece, è la nuova sezione cinematografica che ospita i film dedicati agli sport di montagna, ai grandi atleti, alle loro imprese e alle loro vicende personali, dall’arrampicata allo sci, dalla MTB al running.

Non più solo scenografia per le storie o luogo di ambientazione per i documentari, la montagna assume anche un ruolo vero e proprio nelle pellicole e, come tale, influenza lo sviluppo della narrazione e l’evoluzione dei personaggi all’interno dei film: indulgente accompagnatrice di un percorso di cambiamento o di riscatto, indomita avversaria nelle sfide ai propri limiti, fisici e psicologici, materna alleata nel ricongiungere sentimenti e relazioni, fragile “corpo” da difendere.

Insieme a “Le otto montagne”, saranno tre i film fuori concorso: in proiezione anche RISPET, il primo lungometraggio della trentina Cecilia Bozza Wolf, sulla condizione emotiva e psicologica dei giovani che vivono nei villaggi alpini, e, in anteprima mondiale, THE NOIR… di Charley Radcliffe, sulla straordinaria impresa dei tre climbers François Cazzanelli, Emrik Favre e Stefano Stradelli, che chiuderà la serata di premiazioni.

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Oltre alle proiezioni non mancheranno gli appuntamenti con le matinées, con Marco Albino Ferrari, Enrico Camanni, Edoardo Raspelli, Alessandra Celesia, Orso Tosco, Anna Torretta, Linda Cottino, Sasha Naspini, Giulio Moriondo e Ilaria Bavastro, e MOUNTAIN KIDS, che quest’anno affianca alle consuete proiezioni di film d’animazione per bambini due appuntamenti inediti: un pomeriggio dedicato all’arrampicata, con alcuni istruttori d’eccezione come Anna Torretta, Hervé Barmasse, Edu Marin, Simone Salvagnin e Yannick Graziani, e la presentazione del libro “Barny e il Drago”, con letture, laboratorio di disegno e una merenda per tutti.

Come ogni anno saranno tre le categorie in concorso: i Grand Prix des Festivals – Conseil de la Vallée, l’“Oscar del cinema di montagna”, che il Cervino CineMountain assegna alle opere vincitrici dei principali Festival di settore; il Concorso Internazionale, che riunisce le pellicole iscritte selezionate dalle oltre 500 arrivate quest’anno da 69 Paesi diversi; Mountain Kids, una selezione dei migliori film di animazione che raccontano le storie di montagna “incantate”. Sarà anche attribuito il Premio Grand Prix Circuit, al film più votato nella categoria Grand Prix des Festival dal pubblico di Chamois e La Magdeleine, grazie alla collaborazione delle due Amministrazioni comunali.

La Sindaca di Valtournenche, Elisa Cicco, aggiunge: «Passano gli anni, ma il Cervino CineMountain non invecchia, anzi è un festival fresco, in continua crescita e sempre più coinvolgente. Un festival che ruota intorno alla montagna e a tutto ciò che è cultura e vita di montagna. E allora che la cultura ci abbracci in questo nuovo viaggio del Cervino CineMoutain.»

Cervino CineMountain
Cervino CineMountain

IL PROGRAMMA DELLA XXVI EDIZIONE

Sabato 29 luglio

 INAUGURAZIONE DELLA XXVI EDIZIONE DEL CERVINO CINEMOUNTAIN FESTIVAL

MOUNTAINTELLING | 1 Dalle vette valdostane, alle sale di tutto il mondo

20:30, Centro Congressi – Valtournenche

In collaborazione con la Film Commission Vallée d’Aoste

Vincitore del Premio della Giuria al 75° Festival di Cannes e di ben quattro David di Donatello, “Le Otto Montagne” – film del 2022 scritto e diretto da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch e realizzato con il sostegno di Film Commission Vallée d’Aoste – è una delle pellicole che ha portato la Valle d’Aosta e il cinema di montagna nel mondo. E il Cervino CineMountain non poteva che sceglierlo per aprire questa XXVI edizione del festival portando sul palco del Centro Congressi di Valtournenche (sabato 29 alle ore 20:30) Alessandro Borghi, “Bruno”, uno dei due protagonisti del film insieme a Luca Marinelli, e Catia Rossi, Head of International Sales di Vision Distribution, e Alessandra Miletto, Direttore Film Commissione Valle d’Aosta, per raccontare aneddoti e segreti di uno dei film italiani recenti di maggiore successo a livello internazionale. A presentare la serata sarà Angelo Acerbi, giornalista e conduttore di FRED Film Radio.

L’appuntamento è il primo del nuovo MountainTelling, “La montagna nel cinema di finzione contemporaneo”, il nuovo contenitore del Festival fortemente voluto, ideato e creato in collaborazione con la Film Commission Valle d’Aosta, per esaltare la capacità del grande schermo di raccontare l’essenza della montagna attraverso questo genere cinematografico, restituendole il ruolo non solo di scenario ma di protagonista della narrazione, capace di influenzare e accompagnare, in questo caso, il percorso dell’amicizia lunga una vita tra Pietro e Bruno, in uno sperduto villaggio delle terre alte.

Dalle vette della Valle d’Aosta a quelle del cinema mondiale, il film è l’ormai noto adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo del 2017 di Paolo Cognetti, l’intenso rapporto tra due ragazzi – e poi due uomini – diversi ma simili, raccontati attraverso un viaggio alla continua ricerca di una strada per riconoscersi, trovata tra i sentieri, i ruscelli, le cime innevate, i prati e una baita. È ambientato quasi interamente in Val d’Ayas, che è stata teatro delle riprese da giugno a fine agosto 2021, e poi di nuovo a dicembre. Il merito del suo successo non è solo del cast stellare, ma anche dei panorami di montagna e della vita semplice ma estrema, dei luoghi autentici e spopolati che raccontano la complessità e la grande bellezza di questo mondo al confine.

Domenica 30 luglio

MATINÉE

11:00, Via Carrel – Breuil Cervinia

Domenica prenderanno il via le Matinées letterarie con lo spettacolo dell’attrice e sceneggiatrice Alessandra Celesia dal titolo “Licheni”. Nella via centrale di Breuil-Cervinia risuoneranno le voci di creature fantastiche, spiriti e diavoletti che racconteranno il futuro che ci aspetta a partire dallo scioglimento dei ghiacciai e seguendo in altitudine dei licheni in cerca di un clima adatto alla sopravvivenza. Un coinvolgente “documentario live che ci porta ad esplorare le nostre inquietudini più intime e a condividerle con altre popolazioni del nostro pianeta che conoscono le stesse vicissitudini

EVENTO

MOUNTAINTELLING / 2 – Generi, storie e tematiche della fiction di montagna contemporanea

h: 20.30, Centro Congressi – Valtournenche

La seconda serata di Mountaintelling propone la visione e l’approfondimento di tre film che, nella loro diversità di genere e di stile, rendono conto dell’incredibile vitalità della produzione contemporanea del cinema di montagna non documentario: EGOLAND di Ignasi Lopez Fabregas, ELISABETH di Caroline Tillette, RISPET di Cecilia Bozza Wolf. Con i registi e il protagonista di uno di queste opere fresche e originali, capaci di raccontare, ognuna a suo modo, una montagna che non trova posto sulle cartoline e negli spot pubblicitari, rifletteremo sulle frontiere dello storytelling nel “nuovo” cinema di montagna.

 

Lunedì 31 luglio

MATINÉE

11:00 | Piazzetta delle Guide – Valtournenche

Lo scrittore, giornalista e soprattutto alpinista Enrico Camanni racconta la breve e folgorante parabola esistenziale di un mito dell’alpinismo contemporaneo, il californiano Gary Hemming nel suo “Se non dovessi tornare. La vita bruciata di Gary Hemming”. In “Nanga Parbat. L’ossessione e la montagna nuda” Orso Tosco, scrittore e sceneggiatore, si confronta con una montagna dal fascino magnetico, che ha alimentato l’ossessione di generazioni di “conquistatori dell’inutile”. Sono narrazioni che oltrepassano i confini delle biografie e delle ricostruzioni di imprese memorabili per indagare le coscienze di uomini e donne che hanno sognato l’impossibile e lo hanno reso reale anche a costo di perdersi.

 

Martedì 1 agosto

MATINÉE
11:00 | Piazzetta delle Guide – Valtournenche

In “Assalto alle Alpi”, il giornalista e scrittore Marco Albino Ferrari, una delle voci più autorevoli della cultura di montagna, racconta come vecchi stereotipi e modelli di sviluppo del passato minacciano le montagne italiane. Da un lato persiste il mito della montagna incontaminata generatrice di bellezza, dall’altro nuovi impianti di risalita, grandi opere e consumo del suolo sono gli stessi ingredienti di un tempo di un turismo che non fa i conti con il riscaldamento climatico. Per dare futuro alle Alpi è necessario un cambiamento di prospettiva, uno sguardo nuovo, consapevole e rispettoso.

EVENTO

A OGNUNO IL SUO EVEREST E… IL SUO CERVINO
h: 21:00, Centro Congressi – Valtournenche

In collaborazione con FIS – Sky Running Italia

In occasione dei 30 anni dalla nascita dello Skyrunning, il Cervino CineMountain celebra questo importante anniversario con uno dei protagonisti e inventore di questa disciplina, Marino Giacometti, che presenterà il suo libro “A ognuno il suo Everest”, edito da Mondadori (aprile 2023). Insieme a lui sul palco altri tre uomini di montagna che hanno fatto la storia del Cervino e dell’Everest: Kilian Jornet, uno degli atleti di montagna più forti al mondo, Bruno Brunod, primo Campione del mondo di skyrunning, e Rinaldo Carrel, storica guida alpina del Cervino, primo italiano ad aver conquistato l’Everest esattamente 50 anni fa, nel 1973.

 

Mercoledì 2 agosto

MATINÉE
11:00, Piazzetta delle Guide – Valtournenche

Anna Torretta, alpinista, guida alpina e scrittrice (Dal tetto di casa vedo il mondo, Edizioni Corbaccio), e Linda Cottino, giornalista, esperta camminatrice, ex direttrice della rivista “Alp” (autrice, insieme a Silvia Metzeltin, di L’alpinismo è tutto un mondo, Edizioni C.A.I.), sono due donne di montagna che osservano il mondo dell’alpinismo secondo una prospettiva di genere. Chi erano e chi sono le alpiniste? Come si sono fatte strada in un ambiente ritenuto soprattutto maschile? Tra ricordi di ascensioni, vita quotidiana e incontri con altre donne animate dalla stessa passione per le altezze, una conversazione su come le donne abbiano cambiato e stiano cambiando l’alpinismo e il mondo intero.

EVENTO

BORN TO CLIMB
16:30, Palestra d’arrampicata centro sportivo polivalente – Valtournenche

Sarà un pomeriggio speciale per tutti quello che il festival dedicata all’arrampicata: bambini, ragazzi e adulti avranno una straordinaria occasione per arrampicare, magari per la prima volta, in compagnia di istruttori speciali: Hervé Barmasse, Yannick Graziani, Edu Marin, Simone Salvagnin e Anna Torretta. Un appuntamento rivolto a tutti, ma pensato in modo particolare per i più giovani e per chi intende avvicinarsi al mondo del climbing in modo sicuro e divertente, fianco a fianco con grandi maestri di questa appassionante disciplina.

EVENTO

ALPINISMI (IN)SOSTENIBILI
Ore 21:00, Centro Congressi – Valtournenche

Mai come in questo periodo il mondo dell’alpinismo si interroga sulla possibilità di stabilire una convivenza “pulita” tra le montagne e i suoi ghiacciai e i “conquistatori dell’inutile”, quegli uomini che sognano di salirle, di disegnare vie incredibili. Sul palco del festival torna, immancabile, il tema della sostenibilità e della tutela di un ambiente fragile come quello della montagna, protagonista dell’appuntamento che vedrà sul palco due grandi alpinisti del presente, lo spagnolo Edu Marin, e del passato, il francese Yannick Graziani. Insieme a Oliviero Gobbi racconteranno il percorso dell’alpinismo e la necessità di una sua nuova interpretazione nell’ottica del cambiamento climatico.

Giovedì 3 agosto

MATINÉE
11:00, Piazzetta delle Guide – Valtournenche

In collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza della Valle d’Aosta

A ottant’anni dal gelido inverno del ’43 riemerge una vicenda storica dimenticata: la residenza estiva del vescovo di Grosseto viene affittata a un gerarca fascista per farne un campo di internamento. Da lì transitano un centinaio di ebrei destinati ai lager, soprattutto ad Auschwitz. La montagna è, nei due anni che precedono la Liberazione, in Maremma come in Valtournenche, luogo di rifugio e di azioni dei partigiani, scenario di scontri cruenti ed esecuzioni sommarie. Lo scrittore Sacha Naspini, in dialogo con Corrado Binel, presidente dell’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta, ci riporta a un tempo di scelte difficili e necessarie, alle tragedie che hanno sconvolto borghi e paesi delle “terre alte” e che abbiamo il dovere di non dimenticare.

Venerdì 4 agosto

 MATINÉE – “Su questa terra”
11:00, Lago Blu – Breuil-Cervinia

La poesia è leggera, si può infilare nello zaino o portarla a memoria. La poesia è la gratitudine del cammino. La poesia abbraccia i cuori e gli alberi. Dalle grandi vie dei pellegrini ai sentieri senza nome, dalle isole del Mediterraneo ai fiumi e alle sorgenti sacre dell’Himalaya: noi siamo la terra, la nostra coscienza è anche la coscienza del nostro pianeta. L’attore Giuseppe Cederna legge e racconta il viaggio degli uomini e delle parole che ci aiutano a capire chi siamo, celebrando – attraverso la poesia, il canto e la passione civile – la complessità e le meraviglie del mondo in cui viviamo.

Musicato dal vivo da Marco Giovinazzo (percussioni) e Manuel Pramotton (sax)

EVENTO
21:00, Centro Congressi, Valtournenche

Il celebre slackliner francese Nathan Paulin, autore di imprese mozzafiato e di record impressionanti, torna al Cervino CineMountain – dopo la performance realizzata fra i tetti di Cervinia nell’edizione 2021 – per presentare in anteprima mondiale “La Ligne de l’Ange”, film realizzato dal regista Bertrand Delapierre sull’ultima sua realizzazione: 2200 metri di traversata, sull’isolotto nella costa settentrionale della Francia, partendo da una gru fino a raggiungere la famosa abbazia benedettina di 1.300 anni, patrimonio mondiale dell’Unesco. A seguire, la proiezione del film.

 

Sabato 5 agosto

MATINÉE – Riflessioni su un’enogastronomia libera ed originale. Incontro sul passato, presente e futuro del vino naturale
11:00, Piazzetta delle Guide – Valtournenche

In collaborazione con La Vague. Le Onde del Vino

Dalle onde del mare che diventano montagne a quelle del vino, i meglio noti “archetti”, il Cervino CineMountain celebra il suo territorio con due appuntamenti dedicati ad uno dei protagonisti delle tavole di tutto il mondo: il vino artigianale, ed in particolare quello di montagna o alta montagna. A parlarne, nella matinée in programma sabato 5 agosto (Piazza della Chiesa di Valtournenche ore 11:00), saranno Edoardo Raspelli, giornalista ed enogastronomo, volto storico del giornalismo enogastronomico, conduttore per ventuno anni del programma tv di successo Mela Verde su Canale 5, e Giulio Moriondo di ViniRari, ricercatore e vignaiolo. Domenica 6 agosto l’appuntamento con La Vague 2023 Vins des montagnes, per lasciarsi trasportare in un tour tra le cantine e le eccellenze enogastronomiche alpine (dalle ore 10:30, Piazza Carrel Borgo di Cretaz).

EVENTO

CERIMONIA DI PREMIAZIONE DELLA XXVIA EDIZIONE DEL CERVINO CINEMOUNTAIN FILM FESTIVAL
21:00, Piazzetta delle Guide – Valtournenche

Nella suggestiva piazzetta che racconta le storie degli eroi di Valtournenche, si chiude la XXVI edizione che svela i vincitori degli Oscar del cinema di montagna 2021, alla presenza della Giuria Internazionale e della Giuria C.A.I.

La serata si chiuderà con un appuntamento in collaborazione con Grivel e il Consorzio Cervino Turismo: il racconto dell’impresa di François Cazzanelli, Emrik Favre e Stefano Stradelli che dal 12 al 13 febbraio 2023 hanno aperto “Couloir Isaïe” alla Punta Brendel, sulla parete ovest dell’Aiguille Noire du Peuterey, nel massiccio del Monte Bianco. La nuova linea di 600m arriva in cima alla parete ovest di Punta Brendel a 3498m ed è stata aperta con un bivacco in parete e dopo aver superato roccia, misto e ghiaccio con difficoltà fino a M8, 7a/7a+, AI5. Una grande scalata e un’esperienza dura e intensa, che i tre alpinisti valdostani, insieme a Oliviero Gobbi, ci racconteranno in prima persona e attraverso la proiezione, in anteprima mondiale al Festival, di “THE NOIRE…” (di Charley Radcliffe), il film che ne documenta l’impresa.

 

I FILM IN CONCORSO

Sono 50 i film in concorso nella XXVI edizione del Cervino CineMountain, il festival del cinema di montagna più alto d’Europa, in programma a Breuil-Cervinia e Valtournenche dal 29 luglio al 5 agosto, che ogni anno porta ai piedi del Cervino il meglio della cinematografia di settore. Ed è già tutto pronto per quello che sarà un nuovo viaggio ai confini del mondo, tra i popoli, le tradizioni e le culture, ma anche introspettivo, attraverso le singole storie dei protagonisti alla ricerca di loro stessi o delle loro radici, ognuno con il proprio tempo, a volte sospeso nel proprio spazio, fisico e interiore. E poi le grandi imprese alpinistiche, le avventure e le spedizioni nei luoghi più estremi e i grandi temi della più stretta attualità, con al centro la montagna come paradigma di personali sfide quotidiane.

Quella che prenderà il via il 29 e che vedrà sullo schermo del Cinema di Valtournenche ben 23 anteprime – 18 italiane, 3 mondiali e 2 internazionali – per oltre 40 ore di proiezione. Sono tanti i registi, gli sceneggiatori e i produttori italiani e stranieri, che hanno scelto di essere presenti al festival valdostano per presentare le proprie opere, molte per la prima volta, trasformando il Cervino CineMountain in agorà del cinema, nella quale addetti ai lavori e pubblico si incontrano, si confrontano, si scambiano esperienza e attivano collaborazioni. Un luogo dove il cinema e la montagna si fondono e le idee fermentano.

Come ogni anno saranno tre le categorie in concorso: i Grand Prix des Festivals – Conseil de la Vallée, l’“Oscar del cinema di montagna”, che il Cervino CineMountain assegna alle opere vincitrici dei principali Festival di settore; il Concorso Internazionale, che riunisce le pellicole iscritte selezionate dalle oltre 500 arrivate quest’anno da 69 Paesi diversi; Mountain Kids, una selezione dei migliori film di animazione che raccontano le storie di montagna “incantate”.

A scegliere i vincitori saranno la Giuria internazionale – composta quest’anno da tre massimi esperti di cinema e appassionati di montagna: Giuseppe Cederna, indimenticato “Antonio Farina” in Mediterraneo di Salvatores, Joana Fresu De Azevedo, membro del direttivo AFIC (Associazione Festival Italiani di Cinema) e Jabi Baraiazarra, alpinista e presidente in carica dell’IAMF (International Alliance for Mountain Film) e la Giuria C.A.I. – formata da Monica Brenga, presidente della struttura operativa “Centro di Cinematografia e Cineteca” (CCC) del CAI, Christian Roccati, esploratore, scrittore d’avventura e autore di cortometraggi, e Giorgio Viana, ex operatore Rai sui più importanti eventi sportivi.

Tre i film fuori concorso, oltre a “LE OTTO MONTAGNE”, presentato sul palco da Alessandro Borghi: “RISPET”, di Cecilia Bozza Wolf e l’anteprima mondiale di “THE NOIR…”, di Charley Radcliffe, Con François Cazzanelli, Emrik Favre e Stefano Stradelli.

 

I GRAND PRIX DES FESTIVAL

Da 24 anni il Festival assegna quelli che sono ormai considerati gli Oscar del Cinema di Montagna, pellicole accuratamente selezionate tra i vincitori dei festival del circuito International Alliance for Mountain Film. In questa edizione sono cinque i film che concorreranno al Premio, pellicole differenti e che nella loro varietà di soggetti e ambientazioni, rappresentano il meglio della produzione del cinema di montagna, selezionati fra i vincitori dei Grand Prix nei festival membri dell’International Alliance for Mountain Film, l’associazione che raggruppa le principali manifestazioni internazionali.

Premiato con la Genziana d’Oro all’ultimo Trento Film Festival, POLARIS (Francia/Groenlandia, 2022, di Ainara Vera Esparza) narra la storia di Hayat, esperta donna di mare abituata a navigare nell’Artico, e di sua sorella Leila. Il film entra nel profondo dell’intimità che lega Hayat, che veleggia lontano dal resto dell’umanità e dalla sua traumatica infanzia in Francia, e la sua sorellina, che dando alla luce una bambina, Inaya, capovolge i loro mondi conduce in un viaggio, guidate dalla stella polare, per superare il destino della famiglia.

THE LAST MOUNTAIN ((UK, 2021, di Chris Terril), vincitore del Festival international du film alpin des Diablerets e del Krakow Film Festival, è il drammatico racconto della storia dell’alpinista britannico Tom Ballard, scomparso insieme a Daniele Nardi mentre tentavano di salire il Nanga Parbat, in Pakistan, nel febbraio 2019. Tom era figlio dell’alpinista Alison Hargreaves, anche lei tragicamente deceduta durante una spedizione sul K2 nel 1995.

Vincitore della sezione documentari del Festival International du Film de Montagne d’Autrans, LIFE OF IVANNA (Russia, 2021), primo lungometraggio del filmmaker Renato Borrayo Serrano, è un ritratto femminile, la vita di una donna di etnia nenci, una donna dura che conduce una vita nomade con la famiglia nei territori innevati della tundra, ambientato nel nord brutalmente inospitale della Siberia, tra la popolazione Nenets. Una visione difficile e spesso disturbante.

In THE HERMIT OF TREIG (UK, 2021, di Lizzie MackEnzie) Ken Smith, un vivace anziano eremita, vive da quaranta anni in un remoto luogo nelle Highlands. La sua casa è una capanna di legno in riva al mare, pesca con la mosca, coltiva un piccolo appezzamento di terra e produce il proprio vino dalla linfa di betulla. Mentre affronta problemi di salute e una memoria in declino apre la sua vita a una giovane regista donna e si chiede se può vivere i suoi ultimi anni nel deserto che chiama casa.

AN ACCIDENTAL LIFE descrive in dettaglio il recupero dell’alpinista e velocista Quinn Brett che, mentre era all’apice della sua carriera atletica, ha vissuto uno degli incidenti più traumatici nella storia dell’arrampicata su roccia, che la lascia paralizzata dalla vita in giù e la costringe a mettere in discussione la sua identità e la sua comunità. La sua esperienza vissuta condivisa attraverso questo film sfida a riconoscere gli stereotipi e forse ad affrontare alcuni dei pregiudizi legati al privilegio dei normodotati e alla profonda trasformazione.

 

IL CONCORSO INTERNAZIONALE

Sono 31 le pellicole selezionate nel Concorso Internazionale, provenienti da 11 Paesi diversi e divise in 3 categorie: Montagne d’Italia, Montagnes du Monde e Versante Sport, la novità di quest’anno, che raccoglie tutti i film più adrenalinici sulle imprese sportive in montagna. Saranno ben 23 le anteprime, 3 delle quali mondiali e 2 internazionali. I film si contenderanno i sei Premi in palio: “Montagne du Monde” (per il miglior film straniero), “Montagne d’Italia” (per il miglior film italiano), “Montagne Tout Court” (per il miglior cortometraggio), “Premio C.A.I.” (per il miglior film di alpinismo, arrampicata, esplorazione), “Premio SONY” (per la migliore fotografia). E poi i quattro riconoscimenti assegnati dal pubblico: Premio del Pubblico, al film più votato in assoluto dagli spettatori, Premio Versante Sport e Premio Mountain Kids, ai film più votati nelle rispettive categorie (per i Kids votano anche i più piccoli), Premio Grand Prix Circuit, al film più votato nella categoria Grand Prix des Festival dal pubblico di Chamois e La Magdeleine.

L’edizione di quest’anno è particolarmente ricca sia nel numero di pellicole selezionate che nei contenuti. I film aprono finestre sui quattro angoli del mondo, dalle quali si intravedono scorci sul nuovo e sul diverso, sui popoli delle Terre Alte, che fanno delle piccole sfide la quotidianità. A raccontarli sono le vite intense e paradigmatiche dei personaggi come Ricky, un ragazzo che vive con la sua famiglia nel cuore della foresta amazzonica peruviana, protagonista di SHIRAMPARI: LEGACIES OF THE RIVER (Anteprima italiana); o Phuntsho Tshering, MOUNTAIN MAN, ricercatore sui ghiacciai himalayani che condivide con sua figlia undicenne le proprie avventure attraverso i filmati che le invia dal cellulare. Ma anche Mariam, la protagonista di IL FAUT TOUT UN VILLAGE… (Anteprima italiana), una storia di emancipazione femminile in un villaggio armeno dove non ci sono uomini.

Il viaggio è da sempre protagonista al Cervino CineMountain ma in questa edizione assume forme e storie differenti, fatte di marce e avventure ma anche di ricordi e introspezione. In NAMASTE HIMALAYA – HOW A VILLAGE IN NEPAL OPENED THE WORLD TO US (Anteprima italiana) Anna e Michael si rifugiano in un villaggio di montagna durante la pandemia, in DAYDREAM Fausto De Stefani, secondo italiano a scalare i 14 ottomila, e Simone Salvagnin, straordinario atleta ipovedente, raccontano il Nepal invitando alla lentezza e al rispetto per la Terra. Alcuni viaggi sono interiori, come quello di Nalini Nadkarni, un’ecologista di fama mondiale protagonista di BETWEEN EARTH & SKY (Anteprima italiana), altri richiedono una particolare dose di coraggio, come sa bene ELISABETH (Anteprima italiana), giovane campionessa di sci, che nel 1943 sfida le guardie al confine alpino franco-svizzero.

Nei film di questa edizione la montagna assume spesso il ruolo di personaggio della narrazione, con la quale si interseca e della quale influenza il corso. Così come ICE MERCHANTS, film Candidato al Premio Oscar 2022 per il Miglior Corto d’Animazione, che accompagna il quotidiano lancio con il paracadute di un padre e figlio per calarsi nel villaggio sotto di loro a vendere il ghiaccio che producono, o dei personaggi di NÁTTÚRUBÖND (Anteprima Internazionale), un attivista, un ballerino, uno scienziato e un biologo che si lamentano per la perdita della bellezza e indagano il loro legame con il paesaggio islandese.

A volte la montagna può essere alleata nel ricostruire il puzzle di una vita famigliare – come per Christian, che in THE MOUNTAINS torna a casa in un ultimo disperato tentativo di recuperare ciò che ha perso e affrontare ferite nascoste – o nel costruire relazioni autentiche – come quella di CROWS ARE WHITE (Anteprima italiana) tra un regista in fuga in un monastero alla ricerca di una guida e un monaco estroso con il quale nasce un’improbabile amicizia. Sono amici anche Marek Molek e Bruno Grassi, protagonisti di EGOLAND alle prese con una sfida che li metterà davanti ad un dubbio morale.

E poi le tante storie di uomini e donne che della montagna hanno fatto una passione e un mestiere. Come il musicista e compositore tirolese Manu Delago, candidato ai Grammy Awards, che ripercorre la sua carriera in FOOTSTEPS – Journey of a Song (Anteprima italiana), o Patrick Edlinger, il climber francese, soprannominato “il Biondo”, raccontato dal film EDLINGER, FREEDOM AT HIS FINGERTIPS (Anteprima Internazionale) a 10 anni dalla sua tragica scomparsa, e Riccardo Bee, protagonista di L’ULTIMA VIA DI RICCARDO BEE, grande scalatore bellunese la cui eredità alpinistica, a quarant’anni dalla sua morte, è in parte avvolta nel mistero.

Spesso le Terre Alte sono custodi di tradizioni come la “Corsa degli Zingari” di CARNE ET OSSA, a Pacentro, un piccolo borgo arroccato sulle montagne abruzzesi, ma anche prime testimoni di grandi mutamenti urbanistici e ambientali che lasciano un impatto permanente sul territorio, come quello dovuto alle operazioni di escavazione sul monte Magnodeno, mostrate dalla regista di RUMORE, e nel “paesaggio dell’inutile”, sul quale si rincorrono i rifugi alpini, presidi territoriali e culturali come descrive PAESAGGIO RIFUGIO. Tutte queste tracce restano impresse nelle pietre collezionate da Luigi Lineri, protagonista di LA RICERCA, una parabola primordiale e attualissima, dalla preistoria ad un futuro ancora da scrivere.

Altissimo tasso di adrenalina, coraggio e volontà sono gli ingredienti delle pellicole riunite nella nuova categoria Versante Sport. Immancabili le imprese alpinistiche, protagoniste di PEAKS OF ENERGY (Anteprima italiana), l’avvincente racconto della spedizione valdostana in Pakistan dell’estate 2022, THE CRYSTAL SHIP – First ascent of Pumari Chhish East (6850m) (Anteprima mondiale in sala), di Oliviero Gobbi, la storia di tre amici e una cima inviolata a 6850m in Karakorum, e di Il RAGNO DELLA PATAGONIA, l’emozionante viaggio di Casimiro Ferrari e Matteo della Bordella nell’alpinismo patagonico e nella sua storia. E le avventure su roccia, dello spagnolo Edu Marin, che in VALHALLA, CIELO DE ROCA (Anteprima italiana) libera una delle vie più difficili e strapiombanti al mondo, l’immenso tetto (304m) del Grande Arco nella Valle di Gétû in Cina, che per molti si sono trasformate in vere e proprie sfide ai limiti fisici dovuti ad incidenti, come in SPINDRIFT, la storia dell’arrampicatore di fama mondiale Barry Blanchard che vittima di un incidente e di una conseguente grave lesione cerebrale, e ELEVATED, un film non verbale che rende condivisa l’esperienza della sordità dell’arrampicatrice Sonya Wilson e il suo impegno per colmare il divario tra la comunità dei non udenti e l’industria dell’outdoor, di falesia in falesia.

E ancora discese al limite in mountain bike alla ricerca dello scatto perfetto in LIGHTFALL – A JOURNEY IN PHOTOGRAPHY WITH STERLING LORENCE (Anteprima italiana), il sogno di cinque biker, protagonisti di RETURN TO DILLON CONE (Anteprima internazionale), di conquistare il Dillon per la prima in MTB, e la libertà di essere se stessi (anche) attraverso il trail running, come racconta MILES TO GO (Anteprima italiana), il racconto della lotta del trail runner trans Perry Cohen che ha formato una squadra di corridori che si identificano come uomini trans, con l’obiettivo di competere in gare negli stati che propongono e approvano leggi discriminanti. Neve fresca e trick impossibili in YOUR’S TRULY (Anteprima italiana), una lettera d’amore cinematografica indirizzata all’inverno con protagonista lo specialista del freeride Cole Richardson, e DREAMING OF A BETTER PLACE, in cui lo sci e la montagna diventano strumenti per superare il lutto. E per finire la grande impresa di Nathan Paulin, il famoso slackliner, raccontata in LA LIGNE DE L’ANGE (Anteprima mondiale): sospeso su una cinghia larga 2 cm, affronta la sua linea più lunga, 2200 metri per raggiungere il Mont Saint-Michel.

Torna quest’anno anche MOUNTAIN KIDS, dedicato al cinema di animazione e riservato ai più piccini, giuria esclusiva che decreterà il vincitore tra le 14 pellicole in concorso, tra le quali 2 anteprime italiane.

LA GIURIA INTERNAZIONALE

Giuseppe Cederna è figlio dello scrittore e politico Antonio Cederna e nipote della scrittrice e giornalista Camilla Cederna, esordisce come attore cinematografico nel 1982 con “Cercasi Gesù” di Luigi Comencini, ma ovviamente è conosciuto nel mondo intero nel ruolo di co-protagonista, a fianco di Abbatantuono, in “Mediterraneo” di Gabriele Salvatores, oscar per il miglior film straniero. All’attività cinematografica e letteraria affianca quella teatrale con spettacoli di lettura pubblica, come In cammino. Storie per sentirsi vivi e camminare a testa alta, nel 2004, tratto dal suo libro Il grande viaggio. Per la sua interpretazione in “Hammamet”, riceve una candidatura come miglior attore non protagonista al David di Donatello 2021. Appassionato di alpinismo, per mezzo di televisori collocati nelle diverse sale espositive, assolve al ruolo di guida virtuale del Museo nazionale della montagna di Torino.

Joana Fresu De Azevedo è un’africanista di formazione, già da diversi anni ha trasformato la sua passione per il cinema nella sua professione. Collaboratrice del Festival del Cinema di Porretta, di Animaphix International Animated Film Festival e membro del Direttivo AFIC – Associazione Festival Italiani di Cinema, è consulente anche per diverse altre manifestazioni cinematografiche in ambito di fundraising festivaliero e gestione di bandi di finanziamento pubblici e privati. È stata coordinatrice della piattaforma di cortometraggi nazionali ed internazionali MYRELOAD nella sua fase di realizzazione e lancio, ideata da Sedicicorto Forlì International Film Festival e ShorTS International Film Festival in collaborazione con Mymovies.it. Si occupa di promozione e supporto nelle strategie social e stampa per alcuni cortometraggi. Collabora e scrive per i siti di approfondimento cinematografico e ha co-fondato il sito Filmaltrove.it, di cui è curatrice editoriale.

Jabi Baraiazarra è il presidente in carica dell’IAMF (International Alliance for Mountain Film) e fondatore e direttore del Mendi Film Festival, che ha creato insieme a Eduardo Martínez nel 2008. Alpinista, è laureato in filologia basca e ha un master in comunicazione audiovisiva. Come cameraman e regista, ha lavorato a cortometraggi e documentari, compreso il suo lavoro con i fratelli Iker ed Eneko Pou. Con loro ha realizzato il progetto “7 Walls, 7 Continents”, documentari che hanno offerto agli spettatori la possibilità di accompagnare gli alpinisti baschi scalando luoghi emblematici dei “7” continenti. Il modo migliore per contagiare il pubblico con tutta la sua passione per la montagna è senza dubbio l’organizzazione del BMFF (Bilbao Mendi Film Festival).

LA GIURIA C.A.I.

Monica Brenga, laureata in Architettura, lavora da oltre vent’anni nell’ambito delle aree protette, occupandosi della costruzione e del coordinamento di progetti volti alla conservazione di patrimoni ambientali, naturalistici e culturali.  Creativa per indole, appassionata di arte, grafica e illustrazione, è stata eletta nel 2016 fra i membri della struttura operativa “Centro di Cinematografia e Cineteca” (CCC) del CAI, che, da quest’anno, presiede. Con la Regista Nicoletta Favaron, ha realizzato i filmati “Oltre l’Orizzonte” nel 2017 e “Sentiero Italia” (2019). Ha rappresentato la CCC del CAI nella giuria di diversi festival e premi cinematografici.

Christian Roccati, esploratore e scrittore d’avventura, autore di 33 libri, 1500 articoli e oltre 600 conferenze, è il manager dell’Extreme Team by Kailas, attivo con spedizioni alpinistiche e trekking nei luoghi più estremi del Pianeta. Ha presentato i Film Festival Internazionali outdoor: BANFF Mountain, Reel Rock e Ocean. È autore di cortometraggi e ha partecipato alla creazione di lungometraggi premiati a livello internazionale. Laureato in Storia, Accademico e Testimonial Alpinistico del GISM, Ice Scuba Diver, Istruttore nazionale di scalata, 8 podi ai Campionati Italiani di atletica leggera e svariati record. Pratica, in apertura e ripetizione, ogni disciplina outdoor.

Giorgio Viana, operatore RAI in pensione. Specializzato nelle riprese sportive in particolare in Elicottero e Moto. Per RAISPORT ha seguito moltissimi importanti appuntamenti: 12 Olimpiadi tra estive e Invernali, 22 Giri d’Italia, 8 Tour de France, 8 Mondiali di Sci Alpino, 4 Mondiali di sci nordico, 4 Mondiali di Atletica, 4 Marathon des Sables, la 100 Km del Senegal, 5 Ultra Marathon in Giordania, La Mediterranean Sea Race (imbarcato con lo skipper Paul Kajard), 1 IDITAROAD in Alaska, 2 volte in Nepal al campo base dell’Everest con il CNR, il Kilimanjaro al seguito delle Guide di Courmayeur. Ha lavorato spesso nel corso di eventi svoltisi in Valle d’Aosta, su Monte Bianco, Monte Rosa, Cervino e Gran Paradiso.

L’IMMAGINE DELL’EDIZIONE 2023

Realizzata dall’art director Tullio Macioce, fondatore anche di Officine Zoum, l’immagine rompe gli schemi e porta il festival di montagna al mare. “Donde vengono le montagne più alte? chiedevo in passato. E allora imparai che esse vengono dal mare. Questa testimonianza sta scritta nelle loro rocce e nelle pareti delle loro cime. Dall’abisso più profondo, la vetta più alta deve giungere alla sua altezza”. Così descrisse il legame tra montagna e mare Friedrich Nietzsche in “Così parlò Zarathustra”, e allo stesso modo l’immagine realizzata da Macioce ne rievoca la profondità: “Il design più bello risiede in naturaafferma l’art directorquesta immagine vuole celebrarla richiamando chi la osserva al valore del suo ecosistema che è formato dall’ambiente con le sue caratteristiche fisiche e chimiche e dall’insieme di tutte le popolazioni interdipendenti, interconnesse e in equilibrio fra loro”.

 

I NUMERI DELLA XXVI EDIZIONE

 350 film iscritti da 90 Paesi

50 film selezionati in concorso da 24 Paesi

5 Grand Prix

31 Concorso Internazionale

14 Kids

23 anteprime

3 film fuori concorso

 

Il Cervino CineMountain è realizzato con il sostegno di:

Comune di Valtournenche, Regione Autonoma Valle d’Aosta (Consiglio regionale e Assessorato al Turismo), MIBACT (Ministero dei Beni Culturali, Direzione Generale Cinema), Fondazione CRT, Club Alpino Italiano, Montura, Grivel, SONY Italia.

Tutte le info su: www.cervinocinemountain.com

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