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La Centrale laitière lancia il nuovo latte alto pastorizzato con 13 giorni di conservazione in frigorifero

Oltre a ridurre gli sprechi, l’azienda spera di limitare anche l’inquinamento generato dalla frequenza di consegna dei prodotti nonché quello causato dal consumo di plastica necessaria al confezionamento.
Il latte alto pastorizzato della Centrale laitière de la Vallée d'Aoste
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Stesso latte, stesso sapore, stessa qualità, stesso impegno di tutta la filiera latteo-casearia dalla mungitura alla distribuzione. Sin dalla sua fondazione nel lontano 1965, l’intento di cura e valorizzazione dei prodotti valdostani adottato dalla Centrale laitière de la Vallée d’Aoste non è mai cambiato.

Prendendo atto delle abitudini sempre più esigenti dei consumatori, tuttavia, la storica azienda di Gressan ha di recente mutato la filosofia di lavorazione del proprio latte, sospendendo la produzione di quello fresco nelle versioni intero e parzialmente scremato da 1 litro. A sostituirli subentra un nuovo formato ugualmente intero e parzialmente scremato cosiddetto alto pastorizzato, il quale garantisce al cliente che lo acquista una durata in frigorifero di almeno 13 giorni dopo l’apertura.

Il latte alto pastorizzato della Centrale laitière de la Vallée d'Aoste
Il latte alto pastorizzato della Centrale laitière de la Vallée d’Aoste

Con questa scelta, la Centrale laitière nostrana intende dare il proprio contributo nella lotta ai continui sprechi che caratterizzano la quotidianità alimentare tanto dei clienti quanto dei punti vendita in cui essi svolgono le loro compere settimanali. Sono molti difatti i valdostani e gli italiani che, notando una data di scadenza troppo prossima al giorno corrente, semplicemente propendono per un prodotto a conservazione più lunga: questo spinge le grandi imprese produttrici della Penisola, vincolate a una precisa legge risalente a 15 anni fa, a gettare ogni giorno migliaia di litri di latte fresco prelevati dai banchi frigo dei vari esercenti locali, destinandoli poi allo smaltimento oppure all’alimentazione animale.

Il latte alto pastorizzato della Centrale laitière de la Vallée d'Aoste
Il latte alto pastorizzato della Centrale laitière de la Vallée d’Aoste

A oggi, però, i ferrei controlli cui bestiame e latte sono costantemente soggetti nonché gli innovativi avanzamenti tecnologici applicati ai processi hanno consentito alla Centrale laitière de la Vallée d’Aoste di allungare la vita garantita al proprio latte fresco. Grazie a uno specifico trattamento termico a metà strada tra quello applicato al fresco, lavorato per 15 secondi a 72 gradi, e quello UHT, lavorato invece tra i 2 e i 5 secondi a circa 140 gradi, il nuovo latte alto pastorizzato riesce a conservare inalterati il proprio gusto e i propri valori nutrizionali anche per due settimane se mantenuto in condizioni ottimali.

Oltre ridurre in maniera importante la quantità di latte invenduto e conseguentemente gettato, l’azienda di Gressan punta a limitare anche l’inquinamento generato dalla frequenza di consegna dei prodotti nei vari punti di distribuzione della vallata nonché quello causato dal consumo di plastica necessaria al confezionamento ma non sempre oggetto di attento riciclo.

Il latte alto pastorizzato della Centrale laitière de la Vallée d'Aoste
Il latte alto pastorizzato della Centrale laitière de la Vallée d’Aoste

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