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Leonardo Sinopoli vince il concorso “Arte Laguna Prize” di Venezia

Con la sua performance intitolata 331, vera e propria denuncia sulla violenza nei confronti delle persone trasgender, il ballerino e artista originario di Aosta, lo scorso 2 ottobre, ha vinto il prestigioso concorso di Venezia nella sezione Prestazione.
Leonardo Sinopoli
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Con la sua performance intitolata 331, vera e propria denuncia sulla violenza nei confronti delle persone trasgender, Leonardo Sinopoli, ballerino e artista originario di Aosta, lo scorso 2 ottobre, ha vinto il prestigioso concorso “Arte Laguna Prize” di Venezia nella sezione Prestazione.

Un successo senza precedenti per il giovane artista valdostano che nell’aprile del 2021 è stato selezionato, insieme ad altri 119 finalisti, dal concorso curato da Igor Zanti e Matteo Galbiati. Una rassegna ripartita, dopo lo stop imposto dalla pandemia, e che ha offerto al grande pubblico la possibilità di godere di 240 opere, il doppio del consueto perché incluse quelle relative al 2020, tra pittura, scultura, fotografia, design e arte grafica, scelte tra una selezione di oltre 22mila da una giuria di curatori, direttori di musei ed esperti d’arte di fama internazionale.

“Ci sono voluti un po’ di giorni per metabolizzare questa notizia. Essere nei finalisti dell’edizione 2021 e poter performare all’interno dell’Arsenale Nord erano per me già traguardi importanti” racconta Sinopoli visibilmente ancora emozionato. “Quando all’annuncio dei premi speciali ho sentito pronunciare il mio nome non volevo crederci. Voglio ringraziare Laura Gallon, lo staff di Arte Laguna Prize e tutti i giudici per aver premiato la mia opera”.

“Ci tengo moltissimo – continua Sinopoli – a ringraziare la mia famiglia e i miei amici che, da ogni parte del mondo, sono venuti a Venezia per sostenermi. La vera vittoria è l’aver condiviso con parenti e amici questo traguardo, averli vicino a me ha reso questo momento indimenticabile”.

 “331” di Leonardo Sinopoli

La performance 331 prende il nome dal numero delle 331 vittime transgender da ottobre 2018 fino a settembre 2019. Leonardo Sinopoli ha imparato a memoria i nomi di ognuna di loro e la data della loro uccisione. Durante la performance li scrive su una tela lunga 10 metri. Un nome alla volta, lettera per lettera. “Sono 331 nomi certi tra chissà quante altre vittime di cui i dati pubblici non hanno trascritto memoria”. Con questa opera vuole scatenare una reazione dal pubblico dietro di lui. “Non scrivo un semplice elenco di nomi, ma cito persone in carne ed ossa, martoriate, bruciate, lapidate. Tali crimini non possono più essere accettati, non devono più passare inosservati” commenta.

Leonardo Sinopoli: la carriera artistica

Leonardo Sinopoli è un artista poliedrico. Prima della performance art, è stata la danza il campo in cui ha mosso i primi passi, sin dai 13 anni. Per seguire questa passione, a 16 anni si è trasferito da Aosta a Firenze per frequentare l’Accademia del Balletto di Toscana come ballerino di danza contemporanea per poi entrare, a partire dalla stagione 2017/2018 nell’organico della compagnia del “Nuovo Balletto di Toscana” diretta da Cristina Bozzolini. Ha lavorato, poi, come performer nelle retrospettive di Marina Abramović a Palazzo Strozzi e poi a Belgrado.

Attualmente Sinopoli è impegnato a Venezia, con altri 20 danzatori, nell’ultima performance espositiva dell’artista e coreografa Isabel LewisThe Soul Expanding Ocean #2” presso l’Ocean Space.  Un’opera che suona come un invito per partecipanti e visitatori ad armonizzare e articolare un rapporto diverso con l’Oceano e con la natura in generale. La performance espositiva si svolge nel corso di del settimana ogni venerdì e sabato fino al 17 ottobre 2021.

Leonardo Sinopoli
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