Ampliamento dell’ospedale Parini, Fratelli d’Italia: “Fermatevi finché siete in tempo”

Per Fratelli d'Italia, manca "una seria analisi comparativa delle alternative prevista dalla legge" e ritiene "illegittima" la prosecuzione dell'opera.
Alberto Zucchi coordinatore di Fratelli d'Italia
Sanità

“In montagna, quando si vede che non si può raggiungere la vetta si deve avere il coraggio di tornare indietro”. Alberto Zucchi, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, usa una metafora per esortare la maggioranza regionale a fermarsi e valutare un dietrofront sull’ampliamento dell’ospedale regionale Umberto Parini di Aosta, per cui è attesa nei primi mesi dell’anno la gara per l’affidamento dei lavori della terza fase del quarto lotto.

La variante al progetto esecutivo, che ha ottenuto valutazione positiva da parte della giunta regionale a inizio novembre, prevede la realizzazione del nuovo ospedale per acuti nella zona a est dell’attuale, e dell’hospital street, che collegherà la vecchia struttura con la nuova, oltre all’estensione del parcheggio “Parini”.

“Prima di iniziare con il piccone fate un riflessione – dice Zucchi, rivolgendosi alla maggioranza che governa la Regione -. Aiutateci a capire che questa è la soluzione migliore con una seria analisi comparativa prevista dalla legge, che in questo momento a nostro parere state violando. Senza di questa vi chiediamo di fermarvi su quest’opera che deve traguardare i prossimi cento anni. Fatelo ora che siete ancora in tempo”. E aggiunge: “La legge regionale prevedeva un’analisi comparativa” delle varie alternative progettuali “che è stata fatta nel 2019 su dei presupposti che si sono rivelati errati. Sono cambiati le previsioni, il cronoprogramma e i costi di realizzazione di questo progetto che non c’è, perché mancano le fasi quattro e cinque. Per questo riteniamo illegittima la prosecuzione dell’opera da parte della maggioranza, che si potrà rifugiare dietro al voto segreto ma non potrà fuggire dalle responsabilità politiche che ha nei confronti della popolazione”.

Il coordinatore regionale del partito di Giorgia Meloni punta il dito contro gli “annunci completamente disattesi” e “costi e tempi di realizzazione ancora ignoti”. Anche il direttore regionale dell’Usl, Massimo Uberti, “ha dichiarato le proprie perplessità sul trasferimento dei malati dal Mauriziano al nuovo ospedale“, spiega, mentre l’ingegnere Marco Framarin del Comune di Aosta “ha affermato che non esiste un piano adeguato per la gestione del traffico“. Osservazioni che, per Zucchi, “non sono delle questioni ipotetiche ma delle certezze”.

Da qui, la richiesta “a tornare indietro e a fare delle valutazioni sulla base dell’attualità del momento – prosegue il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, ribadendo “l’unità d’intenti” sul tema delle forze politiche che compongono il Centrodestra -. Consideriamo irresponsabile, dal punto di vista politico, insistere su questa strada per paura che ci possano essere delle conseguenze dal punto di vista erariale”.

Zucchi lancia un appello “a tutte le forze politiche e civili e a tutti i cittadini affinché questa situazione venga resa nota il più possibile anche con con una campagna informativa“. E, rivolgendosi ancora alla maggioranza regionale, conclude: “Se si insisterà con questo progetto noi vi staremo con il fiato sul collo fino alla fine e vi inchioderemo alle vostre responsabilità”.

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