Partiranno nella primavera del prossimo anno i lavori per l’ampliamento dell’Ospedale Parini di Aosta. Entro dicembre Siv, la Société Infrastructures Valdôtaines, consegnerà i documenti progettuali. A spiegarlo in Consiglio regionale è stato l’Assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse rispondendo a due interpellanze del consiglieri Augusto Rollandin di Pour l’Autonomie e Stefano Aggravi della Lega Vda.
“Nel corso dei mesi intercorsi dall’approvazione della mozione del maggio 2021, le attività di progettazione inerenti la costruzione del nuovo presidio ospedaliero Parini e la ristrutturazione dell’esistente sono proseguite parallelamente alle interlocuzioni necessarie fra le parti per gli adeguamenti contrattuali, i quali sono giunti a recente formalizzazione”.
Al momento risulta finanziata la fase 3 – il limite massimo di spesa ammonta a 139 milioni di euro – che prevede l’ampliamento del nuovo ospedale e la progettazione, ma non la realizzazione, della fasi 4 e 5, entrambe legate alla ristrutturazione dell’attuale Parini.
Dopo le riunioni del giugno e luglio 2021, tornerà nel mese di giugno 2022 a riunirsi il tavolo di lavoro, definito congiuntamente con il comune di Aosta. Al centro della riunione le questioni della cantierizzazione e della viabilità.
L’Assessore ha quindi confermato l’intenzione di informare la popolazione sul progetto, andando a realizzare uno spazio attrezzato presso il cantiere, dotato di schermi con audio, e installando un totem, nella struttura ospedaliera, corredato di monitori più piccoli e altri strumenti tecnologici di divulgazione per illustrare il progetto, la logistica e le fasi di cantierizzazione.
Insoddisfatto della risposta il consigliere di Pour l’Autonomie Augusto Rollandin, mentre il vice capogruppo Stefano Aggravi ha manifestazione la preoccupazione sul rispetto delle tempistiche. “Forse è il caso di fare una mise à jour e individuare un percorso amministrativo per rendere più rapidi i tempi di realizzazione di un’opera fondamentale come quella dell’ospedale, perché le problematiche della sanità sono gravi.”
Una risposta
Seeee, ci credo!
Faccio in tempo ad andare in pensione (mi mancano una dozzina d’anni, se va bene) e il guerriero celtico sarà ancora lì a percularci!