Da dicembre a gennaio sono aumentati di quasi un’ora i tempi di attesa in Pronto soccorso. Se nell’ultimo mese del 2022 per essere visitati bisognava in media attendere sette ore, oggi l’attesa è di 7 ore e 45 minuti. Il dato è stato fornito in Consiglio regionale dall’Assessore alla Sanità Carlo Marzi rispondendo ad un’iniziativa di Erika Guichardaz di Pcp.
Tempi di attesa che fra gennaio e metà marzo hanno portato 657 persone a desistere e a ritornare a casa senza essere visitati. Nei primi due mesi e mezzo del 2023 il Pronto soccorso di Aosta ha contato 1974 accessi con codice bianco, 5065 con codice verde, 974 giallo e 130 rossi.
Fra dicembre e gennaio è aumentato anche il numero dei posti letto chiusi, da 40 agli attuali 51 (18 in neurologia, 18 in gastroenterologia, 5 in cardiologia, 6 in oncologia e 4 in otorinolaringoiatria).
La risposta alle criticità del Pronto soccorso, secondo l’Assessore, è nel potenziamento della presenza sul territorio. “Attualmente, la situazione di necessità di medici di medicina generale è notevolmente ridimensionata – ha evidenziato Marzi – Gli oltre 6.000 assistiti dell’autunno scorso che non erano in condizioni di scegliere un medico è oggi ridotto a meno di 350 assistiti che eccedono i posti disponibili”.
Firmato un accordo per evitare di lasciare 700 bambini senza pediatra
Tacconato anche il prossimo pensionamento di un pediatra di libera scelta nei distretti 1 e 2, che avrebbe lasciato 730 bambini senza medico. Non trovando un sostituto, Regione e Usl hanno sottoscritto uno specifico accordo integrativo regionale con i sindacati di categoria, approvato oggi da parte della Giunta.
“Tale accordo ha consentito l’inserimento provvisorio di un medico straordinario per supplire ad un pensionamento” ha spiegato ancora l’Assessore “Questo ci consente di continuare a garantire nella nostra regione il servizio della libera scelta sino all’età di 14 anni.
In attesa dell’applicazione operativa dell’Accordo approvato, le famiglie potranno rivolgersi alla guardia medica o al Pronto Soccorso pediatrico del presidio Beauregard.
Una risposta
parlano di ampliare l’ospedale e non riescono neanche a tenere operativi i posti a letto a disposizione….. tutta colpa dei NO VAX