Nuove regole per chi non si presenta ad una visita o esame prenotato con l’azienda Usl. Il nuovo regolamento, adottato nei giorni scorsi, in conformità con il decreto legge 73/2024, estende la sanzione per la mancata disdetta di una prestazione sanitaria senza giustificato motivo al privato accreditato e agli esenti. Viene così uniformato il trattamento tra strutture pubbliche e convenzionate.
Se l’utente non disdice almeno 48 ore prima dovrà pagare il valore del ticket della prestazione più 6 euro di spese amministrative (prima era prevista una quota fissa di 50 euro). Una misura che con il nuovo regolamento viene estesa anche a chi gode di esenzioni per età, reddito o patologia.
Un’altra novità riguarda il rimborso in caso di disservizi imputabili all’Usl. Il vecchio meccanismo del “bonum” – che riconosceva all’utente un indennizzo forfettario di 50 euro – è stato eliminato. Resta solo la possibilità di richiedere il rimborso del ticket eventualmente già pagato, da fare agli sportelli CUP consegnando la ricevuta in originale.
Come annullare la visita o l’esame
Per non incorrere in sanzioni, la disdetta va comunicata almeno 48 ore prima della prestazione, escludendo il giorno dell’appuntamento. Per le visite fissate a inizio settimana o dopo giornate festive, è necessario agire nei giorni lavorativi precedenti (esempio: la prestazione è prenotata per il 27 dicembre, l’utente quindi deve comunicare la disdetta entro il 24 dicembre).
Il regolamento consente comunque la disdetta dell’appuntamento anche nelle 24 ore precedenti la prestazione, “qualora il cittadino venga a conoscenza di cause non programmabili che rendono impossibile usufruire della prestazione prenotata”(se la prestazione è prenotata per le ore 10, l’utente può dare disdetta entro le ore 10 del giorno prima).
La disdetta nei tempi previsti dalla legge permette all’utente di riutilizzare l’impegnativa. Al contrario qualora la disdetta non venga effettuata, l’impegnativa rimane “agganciata” all’episodio non cancellato e di conseguenza non sarà più riutilizzabile.
Nell’eventualità in cui la prestazione sia stata prenotata per il lunedì o il martedì, non potendo effettuare la disdetta nelle 48 ore prima (che andrebbero a cadere di sabato o di domenica), il cittadino potrà comunque chiamare per disdire l’appuntamento il giorno stesso (esempio: prestazione prenotata per le ore 11 del lunedì; il cittadino si accorge di non potersi presentare, entro le ore 9 del giorno stesso potrà contattare il cup per disdire l’appuntamento). In questo modo si eviterà l’applicazione della sanzione amministrativa e l’utente potrà riutilizzare l’impegnativa chiedendo all’operatore cup di spostare l’appuntamento ad altra data.
La disdetta può essere effettuata tramite CUP telefonico (0165 548387) o di persona agli sportelli. È necessario fornire il codice fiscale e il numero dell’impegnativa o della cedola.
In caso di mancata disdetta, l’utente può chiedere l’annullamento della sanzione entro 15 giorni dalla ricezione della stessa, giustificando e documentando l’assenza per motivi oggettivi (malattia, ricovero, lutto, imprevisti).