“Dispiace che quando un Comune trova delle idee alternative non vengano prese in considerazione”. C’è rammarico nelle parole del vicesindaco di Valtournenche, Massimo Chatrian. Più volte, la giunta comunale ha presentato alla Regione e all’Usl delle iniziative per migliorare la sanità territoriale, ma – dopo un’iniziale apertura – non sono state accolte.
Il primo progetto – “At home medical care” – è stato presentato all’assessorato regionale alla Sanità nel giugno 2023. Prevedeva la presenza a Valtournenche di “un medico disponibile 24 ore su 24, con una rotazione bisettimanale tra più professionisti”, si legge in una nota del Comune, che “avrebbe consentito di effettuare uno screening immediato per distinguere i pazienti da inviare all’ospedale Parini da quelli curabili a domicilio, sgravando così il nosocomio”. L’iniziativa, rivolta a turisti e residenti, prevedeva una quota di iscrizione compresa tra 50 e 100 euro annui e, nel luglio 2023, l’Usl propone di estenderla al Centro ortopedico traumatologico di Breuil-Cervinia. Il progetto viene rivisto, avviando un’analisi legale, economica e funzionale per valutarne la fattibilità, e ripresentato all’assessorato che ne “ha riconosciuto il potenziale nell’offrire un sostegno significativo alle valli laterali, con l’intenzione di proseguire il dialogo per ulteriori sviluppi”, prosegue la nota.
Nel novembre 2023, in un nuovo incontro con l’ufficio tecnico regionale sono stati esaminati alcuni problemi sulla sostenibilità economica, il pagamento del ticket, la tipologia della sede e la disponibilità del personale, ma “nonostante l’analisi dettagliata di tali aspetti, il confronto è rimasto aperto a ulteriori approfondimenti”.
Si arriva così al febbraio 2024 quando il Comune propone di ampliare il progetto prevedendo anche un servizio infermieristico in collaborazione con una cooperativa sociale locale per l’esecuzione di prelievi una volta alla settimana a Breuil-Cervinia e a Valtournenche, possibilità di eseguire esami privati e del servizio sanitario con il pagamento di un ticket privato ma calmierato e l’organizzazione di un servizio di assistenza infermieristica domiciliare. I costi sarebbero stati interamente coperti da un benefattore privato anonimo, senza oneri per il Comune, ma la proposta “non è risultata compatibile”, si legge nella nota, con i servizi dell’Usl già presenti sul territorio.
Il Comune torna in campo nel maggio del 2024. Stringe un accordo con l’Università degli Studi di Milano per un progetto pilota sulla telemedicina nell’ambito delle Olimpiadi Milano-Cortina del 2026, cogliendo “un’opportunità di visibilità e innovazione”. La piattaforma informatica, già pronta, sarebbe stata fornita gratuitamente dall’Università, che si sarebbe fatta carico anche della formazione del personale, mentre il servizio, localizzato nel Centro traumatologico di Breuil-Cervinia, avrebbe previsto un investimento da parte del Comune stimato tra i 50 e i 100.000 euro annui.
Dopo essere stata presentata all’Usl e all’assessorato alla Sanità, il progetto “è stato accolto come una possibile implementazione dei servizi esistenti, senza conflitti con i programmi finanziati attraverso i fondi Pnrr” per poi essere “definitivamente bocciato nel novembre 2024, nonostante durante i lavori del Consiglio Valle l’assessore Carlo Marzi ne avesse riconosciuto alcuni aspetti positivi”.
Il miglioramento dei servizi sanitari territoriali “era il cavallo di battaglia del nostro programma elettorale perché sappiamo problemi che ha la sanità in questo momento in Valle d’Aosta e nella nostra località dove siamo 2.300 residenti e arriviamo a essere più di 30.000 in piena stagione”, spiega il vicesindaco Chatrian. Che aggiunge: “Abbiamo un medico che sale una o due volte alla settimana e le persone devono spostarsi fino a Chambave o in altre zone per fare una visita. Un anziano come fa? C’è del rammarico perché era un progetto strutturato bene, innovativo, che dava delle risposte alla popolazione con dei costi irrisori e che ci avrebbe permesso di avere anche un vetrina in occasione delle olimpiadi di Milano -Cortina. Abbiamo fatto tanti incontri, trovando anche delle soluzioni alternative. Alla fine la Regione e l’Usl evidentemente hanno preferito fare delle scelte diverse ma non abbiamo capito il perché”.
Il percorso intrapreso dall’amministrazione comunale per migliorare il servizio sanitario territoriale è stato presentato alla popolazione durante un incontro pubblico, lo scorso novembre. “Ci credevamo tutti e ora siamo dispiaciuti per aver perso un anno e mezzo. Nel frattempo il progetto avrebbe già potuto partire – conclude Chatrian -. Ora andiamo avanti con la speranza che si possano trovare delle soluzioni e delle nuove alternative”.
La risposta dell’azienda sanitaria
“Il comune di Valtournenche è da tempo orientato alla ricerca di soluzioni di salute per la popolazione residente. – spiega il direttore sanitario dell’Usl della Valle d’Aosta, Mauro Occhi – Questo è un attivismo molto vivace e che apprezziamo molto poiché va nella direzione della partnership tra azienda pubblica e provider privati che – assieme ad amministrazioni locali e terzo settore – rappresenta il modello vincente per coprire i fabbisogni reali dei cittadini”.
Tuttavia, la collaborazione “deve comprendere l’armonizzazione dei sistemi informativi/legali/normativi che regolano il settore pubblico e quello privato”. Al riguardo, per l’azienda sanitaria, la “proposta avanzata a suo tempo dal Comune di Valtournenche attraverso il suo attivo ed ammirevole consigliere” Siervo “non era purtroppo praticabile per la mancanza appunto di aderenza ai profili normativi che regolano le attività del settore pubblico”.
In sostanza, “rovesciare i termini di presentazione del cittadino (come indicato nella proposta avanzata dal Comune) dandogli una prestazione in telemedicina perché poi il cittadino stesso si rivolga al medico di medicina generale per il prosieguo dell’iter non è possibile. Anche per la delegittimazione del medico curante che ne consegue“.
Peraltro, “la ASL dispone già di un sistema di telemedicina attivo per i tele consulti tra medico curante e specialista (sistema previsto nell’ambito di un più ampio disegno europeo di digitalizzazione delle prestazioni sanitarie) e non abbisogna di ulteriori piattaforme”. Per tale motivo “replicammo all’offerta del Comunque di Valtournenche con interesse, ma precisando i termini possibili di collaborazione“.
Questi “purtroppo non coincidevano con le aspettative del Comune stesso“. La proposta originaria, invece, appare all’Usl “tipica del settore privato e del tutto legittima”, per quanto presupponga “una partecipazione alla spesa del cittadino (in questo caso particolare coperta dal benefattore anonimo) ed un perimetro tecnico esterno alla pubblica amministrazione”.
In conclusione, osserva il direttore sanitario Occhi, “la ASL segue comunque con interesse i possibili ulteriori spazi di collaborazione con tutte le amministrazioni locali, così come persegue attraverso tutti i possibili canali la possibilità di potenziare l’assistenza delle cure primarie. A questo proposito, un nuovo medico di medicina generale prenderà servizio in valle a far data da Giugno 2025“.
Una risposta
Bravo Massimo e brava l’Amministrazione comunale di Valtournenche! Purtroppo i vostri progetti moderni e innovativi non sono stati accolti perché non piacete troppo a Testolin e a Marzi, tutto qua. Ma andate avanti lo stesso, anche perché l’USL ha replicato con la più classica delle superca..ole! Avete ragione voi! Complimenti e avanti tutta!