Stop ai “gettonisti” negli ospedali e nei pronto soccorso di tutta Italia. Da oggi, giovedì 31 luglio, come previsto dalla legge 56 del 2023, non sarà più possibile il rinnovo delle gare per l’utilizzo dei medici a gettone assunti temporaneamente, spesso tramite cooperative, e pagati dai 75 agli 85 euro all’ora per coprire turni e far fronte alla carenza di personale. Rimarranno validi fino alla loro scadenza naturale i contratti già stipulati.
Il divieto di ricorrere ai “gettonisti” sta generando preoccupazione negli ospedali italiani, molti dei quali sono a rischio paralisi. Non è così all’ospedale Umberto Parini di Aosta. “Puntuali come degli orologi svizzeri – spiega il direttore generale dell’Usl, Massimo Uberti – avevamo due gare in scadenza oggi, quelle del Pronto soccorso ortopedico gestito da ortopedici gettonisti, e il reparto Polmone 1 che ospita 10 posti letto di Gastroenterologia e 8 utilizzati come ‘discharge room’ (utilizzati per favorire le dimissioni dai reparti e ridurre le attese di posto letto dei pazienti in pronto soccorso ndr) anch’esso gestito con personale esterno. Non potendo né prorogare né fare una nuova gara abbiamo internalizzato i servizi che da domani saranno gestiti da nostri ortopedici ed altri libero professionisti, personale ed Oss dell’azienda”.
Candidature in crescita ai concorsi: “Numeri mai visti prima”
Per far fronte alla necessità immediata di personale e adeguarsi alla normativa nazionale, l’azienda sanitaria si è attivata stipulando contratti libero-professionali ed arruolando personale somministrato in attesa dei concorsi. A questo proposito, i nuovi bandi nell’ultima pubblicazione hanno registrato “numeri mai visti negli ultimi anni – dice il direttore generale – che dimostrano l’efficacia del progetto aziendale ‘Recruitment'”. Il bando per i medici ortopedici, ad esempio, ha ottenuto ben 23 candidature, un numero senza precedenti che potrebbe permettere il completamento dell’organico. A ciò si aggiungono 89 iscritti per il concorso infermieri, 4 per quello di neurologia, 9 per quello di radiologia, 5 per la psichiatria, 8 per la medicina interna. Non si registrano candidati per il concorso di medicina trasfusionale perché considerati “meno appetibile” non avendo uno sbocco libero-professionale. In questi giorni è previsto il sorteggio delle commissioni per poi dare il via alle prove nei prossimi mesi.
Uberti: “Ricorso a liberi professionisti e somministrati è misura temporanea”
Tornando al’internalizzazione del pronto soccorso ortopedico e del polmone 1, Uberti parla di una “transizione complessa” resa possibile grazie all’impegno “del personale infermieristico ed ai coordinatori infermieristici di reparto e dipartimentali che ringrazio, oltre che ai servizi amministrativi che in poco tempo hanno reso possibile l’arruolamento del personale aggiunto, libero professionale o somministrato”.
Al momento, il ricorso ai medici gettonisti all’ospedale Umberto Parini riguarda ancora “qualche turno dei medici del pronto soccorso che coprono il terzo ambulatorio aggiuntivo dedicato ai pazienti meno gravi, qualche turno nel reparto di neurologia, per cui abbiamo 4 domande per il concorso, e un po’ di turni in pediatria che rappresenta la situazione più critica e per cui faremo un concorso – dice il direttore generale -. Abbiamo anche delle convenzioni ma quando scadranno anche queste gare, la prossima primavera, dovremo trovare una soluzione”.
E conclude: “Il ricorso ai liberi professionisti e ai somministrati rappresenta una misura temporanea, necessaria per la continuità dei servizi alla luce della scadenza in pieno periodo turistico per la Valle. La vera soluzione è rafforzare stabilmente gli organici con nuovi dipendenti. Visti i risultati in termini di adesione ai recenti concorsi, mi sento di dire che stiamo vedendo la luce in fondo al tunnel”.
2 risposte
Differenza tra liberi professionisti e gettonista?
PER FORTUNA !!! quasi 14000 euro al mese ! vergognoso !!!!!!!