Gli ambulatori di radiologia, cardiologia e neurologia hanno iniziato le visite nelle giornate di sabato, mentre per le aperture serali e domenicali sono in via di definizione da parte dell’azienda accordi specifici con i sindacati della dirigenza medica. Ad annunciarlo in una nota è Usl Valle d’Aosta, che spiega anche come si lavora anche “per rendere operativo un analogo strumento per il personale del comparto, condizione necessaria per un ampliamento effettivo dell’offerta”.
Le aperture straordinarie rientrano tra le azioni messe in campo per ridurre i tempi di attesa delle visite e degli esami ambulatoriali. Secondo un primo report provvisorio dell’Agenas, la situazione in Valle d’Aosta è definita “discreta e in miglioramento”. L’analisi attribuisce i progressi alla conclusione del percorso di definizione del budget, alla programmazione completa delle agende annuali, all’introduzione delle visite del sabato e al monitoraggio continuo con interventi correttivi.
In base ai dati forniti le prestazioni effettuate nei tempi standard sono passate dal 27% di dicembre 2024 al 68% di aprile 2025. Le liste di galleggiamento si sono ridotte dal 21 al 3,5%. Inoltre, l’85 percento delle 3.047 richieste per i percorsi di tutela ha ricevuto risposta.
“I risultati positivi, già rilevati da febbraio, sono davvero incoraggianti – afferma Massimo Uberti, direttore generale dell’Usl –. Le azioni sistematiche messe in campo ci confermano che stiamo percorrendo la strada giusta verso un sostanziale miglioramento dei tempi di attesa ambulatoriali. Dopo l’incremento di attività chirurgica del +23 percento nel 2023 e del +6 percento nel 2024, quest’anno l’attenzione è puntata su prime visite ed esami diagnostici.”
La strategia è stata definita attraverso “incontri di budget” con i direttori delle strutture, concordando le risorse disponibili e gli obiettivi incentivati. Anche al privato accreditato è stata chiesta una maggiore produzione di prestazioni.
Sul fronte della domanda, oltre alle aperture serali e festive in arrivo, sono stati avviati progetti per migliorare l’appropriatezza, inclusa la formazione dei medici di famiglia per l’esecuzione di ecografie di base. È inoltre in corso la presa in carico delle cronicità con percorsi diagnostico-terapeutici e strumenti come telemonitoraggio, teleconsulto e il coinvolgimento delle farmacie. Il percorso dedicato allo scompenso cardiaco è già attivo, mentre quello per la broncopneumopatia cronica ostruttiva partirà entro l’anno.
“Le liste d’attesa sono un problema cronico del sistema sanitario pubblico nazionale e regionale – aggiunge l’assessore alla sanità Carlo Marzi –. Per migliorare una situazione congenita servono azioni coordinate quotidiane. Non esistono soluzioni magiche, ma una battaglia quotidiana fatta di interventi concreti, come l’ampliamento degli orari degli ambulatori e la collaborazione con il privato accreditato.”