“Questo è un giorno importantissimo per il Comune di Hône e mi riempie di orgoglio” annuncia il sindaco del paese Alex Micheletto, fresco dell’inaugurazione della passerella sul torrente Ayasse. “Una scuola bellissima e innovativa”, la descrive l’assessore regionale all’Istruzione Jean-Pierre Guichardaz.
A mediare gli interventi delle numerose autorità accorse all’evento è stata la giovane presidente del Consiglio Comunale di Hône Alice Cassol, che ha espresso prima di tutti le sue sensazioni davanti al nuovo edificio: “Guardandolo rifletto che la scuola è il cuore del paese: si impara, si fa conoscenza e ne rimangono ricordi indelebili. Tra qualche mese anch’io finirò i miei studi, ma sono iniziati proprio in questa scuola, anche se era un po’ diversa rispetto a quella che vediamo oggi”.
L’edificio precedente al quale si riferisce Cassol “ha un po’ segnato i tempi”, ha asserito anche il Sindaco, “nel corso dei decenni ha subito parecchie modifiche e ristrutturazioni”.
L’ultimo intervento progettuale è stato quello alla fine dei primi anni 2000, quando la struttura non risultava conforme dal punto di vista antisismico. “Volevamo adeguarla a queste nuove normative pur sempre soddisfacendo i bisogni della popolazione di Hône” conferma Micheletto “poi però alcune ditte sono fallite mentre eseguivano le opere di ultimazione, così rimaneva il nodo principale del terzo piano”. Per rendere antisismica la struttura, il Comune aveva aderito a un progetto che prevedeva la demolizione del terzo piano. Questa scelta accondiscendente però “ci stava stretta”, ricorda il primo cittadino, così l’Amministrazione comunale 2015-2020 “ha buttato nel cestino” tutti i progetti e gli appalti che erano in ballo, per “imbarcarsi nell’avventura di demolire e ricostruire la scuola”, in modo da andare a ricostruire spazi nuovi e ottenere una dimensione scolastica al passo con i tempi.
L’imponente scuola che vediamo ora, decorata con un colorato murales sul lato e dalle ampie vetrate “è frutto di scelte di diverse amministrazioni che possono sembrare folli, ma che io direi siano lungimiranti” sostiene Guichardaz “A volte serve il coraggio di ricostruire e buttare giù quello che è stato, per ricominciare e rinnovare con uno spirito diverso”.
“I 5 milioni di euro più ben spesi degli ultimi vent’anni”
Grazie a un finanziamento del quale il Comune di Hône era risultato beneficiario, è stato possibile progettare un edificio a consumo zero. “Il pacchetto che abbiamo davanti costa circa 5 milioni di euro, ma sono i 5 milioni di euro più ben spesi degli ultimi vent’anni” dichiara Micheletto. Prima di questi vent’anni era avvenuta la messa in sicurezza degli argini dell’Ayasse, intervento più costoso, che aveva messo in sicurezza l’intero paese. “Questi 5 milioni di euro invece servono per mettere in sicurezza il futuro dei nostri bambini” fa un parallelo il Sindaco.
“E’ l’investimento migliore che l’amministrazione potesse fare. Diventerà il primo posto dove educare i bimbi a guardare a un futuro diverso” condensa Luigi Bertschy, vicepresidente della Regione, facendo riferimento alle attuali problematiche climatiche e di calo demografico. “Non sono gli edifici che fanno nascere i figli, ma i buoni investimenti possono convincere le persone che c’è ancora l’attenzione per i giovani e il futuro”.
E’ orgogliosa e ottimista anche Stefania Girodo Grant, dirigente scolastica: “Investire energia e risorse pubbliche nella costruzione di una nuova scuola è frutto di una visione che guarda al futuro del territorio e dei suoi abitanti” dice “e che focalizza l’attenzione alle nuove generazioni”.
Una struttura moderna
Il plesso ospita al piano terra la scuola dell’infanzia, al primo piano la primaria e al secondo la ludoteca, insieme a un ampio terrazzo. “Sono spazi in cui i bambini non solo potranno studiare e imparare, ma anche divertirsi, giocare, fare l’intervallo quando piove senza dover stare chiusi in classe” sottolinea Micheletto “Ci sono tutti gli spazi che purtroppo negli ultimi due anni non c’erano nella scuola polmone e che nella scuola precedente erano risicati”. Sono “aule spaziose e luminose” descrive la Dirigente “che garantiscono il comfort e la massima sicurezza dei bambini, senza dimenticare il rispetto dell’ambiente”.
Durante l’anticipazione da parte delle autorità, i numerosissimi bambini fremevano, impazienti di vedere da dentro la loro nuova scuola. Seduti a gambe incrociate sul cortile, al momento del taglio del nastro si sono alzati curiosi e esultanti, spingendosi all’interno non appena è stato dato loro il via, affascinati e forse, a differenza della consuetudine, con più desiderio di iniziare il nuovo anno scolastico.
“La scuola è prima di tutto un posto di vita, dove gli studenti devono sentirsi bene. E’ il luogo dove si impara a vivere insieme e a sviluppare uno spirito critico” interviene Marina Fey, Presidente alla Sovrintendenza all’Istruzione “Sono certa che con la collaborazione di insegnanti e genitori questa nuova scuola vedrà la realizzazione di percorsi educativi di qualità, in grado di guidare ogni bambino nel suo cammino di crescita”. “Siete voi, insieme alle vostre maestre, che date vita alla scuola, con il vostro entusiasmo e spontaneità” si rivolge a loro Girodo Grant.