Nasce TipiQ, la nuova proposta salutare per le mense scolastiche

Il progetto educativo mira a portare nelle scuole cibo sano, di qualità e chilometro zero, coinvolgendo anche i docenti e le famiglie.
immagine tipiq
Scuola

L’iniziativa del Celva “Io mangio valdostano”, lanciata nel 2011, si rinnova e diventa “TipiQ”. Nato dalla volontà di portare nelle mense scolastiche valdostane una sana e corretta alimentazione, la nuova versione del progetto educativo promuove l’utilizzo di prodotti del territorio stagionali e a km0, favorendo l’economia locale, nel rispetto degli standard nazionali.  Oltre al Celva, il progetto ha coinvolto diverse realtà che da circa un anno lavorano insieme per migliorare la proposta educativa e alimentare: l’Assessorato Agricoltura e risorse naturali,  l’Assessorato ai beni e attività culturali, sistema educativo e politiche per le relazioni intergenerazionali, l’Assessorato Sanità, salute e politiche sociali e l’Azienda USL della Valle d’Aosta. 

presentazione TipiQ
Presentazione TipiQ. Da sinistra: Marina Fey, Marco Carrel, Wanda Chapellu, Ronny Borbey, Carlo Marzo, Anna Maria Covarino

La nuova proposta 

Il menù di TipiQ è per ora solo una “bozza” ma quello che è certo è che sarà composto da prodotti tipici e di qualità – come indica la “Q” finale del nome – e manterrà il modello odierno che prevede primo, secondo con contorno e frutta, con qualche novità. “Uno dei cambiamenti riguarderà le porzioni che verranno adeguate alle nuove norme nazionali – ha spiegato la dottoressa Anna Maria Covarino – il menù sarà sano, equilibrato e rispettoso sia dei fabbisogni calorici e nutrizionali dei bambini, sia della sostenibilità ambientale e sociale. Oltre a frutta e verdura di stagione, il nuovo menù prevederà anche ricette della tradizione valdostana proposte sotto forma di piatti unici”. Come spiegato da Ronny Borbey, membro del Cda del Celva, il menù proporrà piatti del territorio, grazie al coinvolgimento dei produttori e delle cooperative agricole locali, ma anche “ricette straniere con il fine di favorire la conoscenza di nuovi piatti e l’integrazione delle diverse culture”.

Nel progetto sarà coinvolta anche la Fondazione per la formazione Turistica Valdostana che si occuperà di formare gli operatori delle mense TipiQ aiutandoli a realizzare piatti, non solo buoni e di qualità, ma anche visivamente invitanti e accattivanti per i bambini.

Il nuovo servizio prenderà il via a settembre 2024 nei comuni che vorranno aderire al progetto: “Il passaggio al menù di TipiQ dipende anche dalla scadenza degli appalti delle singole realtà, – ha sottolineato Wanda Chapellu, membro del Cda Celva, – al momento gli appalti in scadenza sono sette e ci auguriamo che queste realtà facciano loro questo progetto quanto prima”. TipiQ punta a coinvolgere nel tempo gli oltre 60 servizi mensa presenti sul territorio, di cui 12 con cucina interna e personale dipendente dell’ente, che si occupano di quasi 5000 alunni.

Tra le novità proposte da TipiQ c’è anche quella del supporto agli enti soci. Le Amministrazioni potranno infatti fruire della consulenza del Celva per perfezionare i documenti di gara d’appalto e renderli idonei ad ogni peculiarità locale. Rispetto ai costi, Ronny Borbey ha assicurato che il prezzo del servizio mensa resterà invariabile: “Gli enti pubblici si faranno carico dei possibili costi aggiuntivi, mentre per le famiglie non sono previsti aumenti”.

Web App TipiQ

A disposizione delle famiglie ci sarà un’app apposita che consentirà ai genitori di consultare il menù settimanale dei propri figli. All’interno dell’app si troveranno anche suggerimenti su buone pratiche di alimentazione, ma anche ricette e informazioni sulle materie prime presenti sul territorio regionale.

TipiQ nelle scuole

Il progetto sarà inserito all’interno dei piani dell’offerta formativa della Regione. Al corpo docente saranno forniti strumenti per realizzare attività sul tema dell’educazione alimentare e saranno inoltre organizzati laboratori didattici e momenti di approfondimento, con la realizzazione di apposito materiale informativo per le famiglie degli studenti valdostani.

2 risposte

  1. Meno male, dove non è arrivato il Comune di Aosta arrivano altri enti più capaci e competenti

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