Deroghe sugli operatori di sostegno nelle scuole? È una situazione “temporanea”, dovuta “alla difficoltà di reperire il personale richiesto” per coprire i posti e le ore in continuo aumento. Situazione che dovrebbe risolversi con il mese di ottobre. A spiegarlo è l’assessorato regionale al Sistema educativo, replicando ad una nota diffusa dal sindacato Snals in cui definiva “inaccettabile” la possibilità nelle scuole di derogare al rapporto 1 a 1, supportando due o più alunni in situazioni di disabilità con un solo operatore di sostegno. “A chi legge, senza ulteriori spiegazioni, può sembrare che la Regione non garantisca diritti fondamentali o che non investa abbastanza per i ragazzi più fragili. Non è così”, fanno sapere dalla Regione, fornendo alcune precisazioni per “evitare di creare inutili allarmismi“.
Se per i docenti di sostegno quest’anno, dopo molto tempo, le nomine si sono concluse già a fine agosto, facendo sì che “tutti gli alunni abbiano trovato il loro insegnante dal primo giorno di scuola”, sugli operatori di sostegno – che “non sono insegnanti” ma “figure educativo-assistenziali che accompagnano prioritariamente i bambini/ragazzi nei bisogni quotidiani, dall’autonomia alla comunicazione fino alla cura personale” – la questione è diversa. Si tratta dipersonale assunto dalla Società di Servizi Vda spa, società in house della Regione, in difficoltà a reperire le figure richieste. Anche perché i numeri crescono: qualche anno fa gli operatori di sostegno erano poco più di 100, oggi sono oltre 400. Lo stesso vale per le ore settimanali di sostegno, passate da poco più di 5.000 a oltre 11.000, e per la spesa regionale, che ha raggiunto quasi 16 milioni di euro nel 2025. Era di 4 o 5 milioni gli anni scorsi. “Nel bilancio triennale 2026–2028 è già stata inserita una spesa obbligatoria aggiuntiva di quasi un milione e mezzo di euro l’anno, per far fronte all’aumento delle certificazioni”, spiega l’assessorato, ribadendo che “la Valle d’Aosta non solo non taglia, ma investe più di prima, con una crescita costante di risorse, posti e ore”.
In attesa di avere l’organico degli operatori di sostegno al completo, “i dirigenti scolastici, a seguito di attenta valutazione dei singoli casi, potranno rivedere, provvisoriamente, l’assegnazione degli operatori presenti nell’istituzione scolastica, conoscendo le necessità dei singoli alunni in condizione di disabilità”, precisano dalla Regione. Ciò significa che “se un operatore, soprattutto in questa prima fase dell’anno, è assente e non c’è immediata sostituzione, il dirigente scolastico può temporaneamente riorganizzare il servizio per evitare che un alunno resti del tutto scoperto“. Ciò “presumibilmente fino ad ottobre”. La deroga è quindi “una misura di salvaguardia, non un taglio ai diritti. Meglio un supporto condiviso per un giorno, che lasciare qualcuno senza alcuna assistenza”.
Per l’assessorato, “parlare di violazioni di legge è quindi sbagliato e rischia solo di alimentare confusione”. E spiega: “Non esiste alcuna legge che preveda un rapporto fisso 1 a 1 tra operatore e alunno. È il Pei (Piano educativo individualizzato), elaborato dal Glo (Gruppo di lavoro operativo), a stabilire caso per caso quante ore di sostegno servono e in quale forma”.
Attraverso il Tirocinio formativo attivo, grazie alla convenzione tra le università della Valle d’Aosta e di Torino, “negli ultimi due anni sono stati formati oltre 100 nuovi docenti di sostegno“. Inoltre, “per favorire la partecipazione ai percorsi abilitanti, la Regione ha previsto permessi di studio e borse di studio dedicate proprio a questi percorsi, misure concordate anche con le organizzazioni sindacali. Quindi tutti erano e sono perfettamente informati. Inoltre, in tutte le scuole superiori è stato avviato lo sportello psicologico, che dal prossimo anno, se tutto va come previsto, dovrebbero arrivare anche alle scuole medie. Segno che l’attenzione alle fragilità non si limita al sostegno, ma guarda al benessere complessivo degli studenti”.
Quanto al dialogo con i sindacati, “è stato costante e regolare. Sono stati avviati contratti integrativi regionali che prima non esistevano e ogni richiesta delle famiglie e dei lavoratori è stata discussa e affrontata. Non c’è mai stata chiusura: i tavoli si fanno, le soluzioni si cercano insieme”. Per l’assessorato, “le opinioni sono legittime, ma quando non sono supportate dai fatti restano solo opinioni. La Valle d’Aosta è e resta una delle regioni italiane che più investono nel sostegno e nell’inclusione. Lo facciamo non per convenienza politica, ma perché una società si misura dalla capacità di prendersi cura delle persone più fragili. È questo il metro che vogliamo continuare ad applicare”.
Snals contro le deroghe al sostegno nelle scuole: “Situazione inaccettabile”
20 settembre 2025
La carenza di educatori avrebbe autorizzato i dirigenti scolastici a derogare al rapporto 1:1 e supportare
due o più alunni in situazione di disabilità impiegando un solo operatore di sostegno. La denuncia arriva dalla Segreteria Snals-Confsal della Valle d’Aosta, alla quale sono arrivate diverse segnalazioni in merito alla
difficoltà di coordinare gli orari degli insegnanti di sostegno con quelli degli educatori della Società di Servizi, in ragione di una “situazione di comprovata emergenza, dovuta alla difficoltà di reperire il personale richiesto per la copertura del monte orario previsto per le istituzioni”.
Per lo Snals si tratta di una “situazione inaccettabile, in quanto lesiva dei diritti di una delle categorie più fragili di studenti, e rivelatrice di una gestione dell’assistenza ai portatori di disabilità non adeguata alla realtà quotidiana del sistema scolastico della Valle d’Aosta”.
Per il sindacato, che esprime “solidarietà agli insegnanti e agli educatori chiamati a sostenere un carico di lavoro non corretto”, la deroga “priva i portati di disabilità di una parte importante dell’assistenza loro dovuta”.
Il sindacato chiede pertanto “l’attivazione di corsi di specializzazione aperti al maggior numero possibile di insegnanti, anche superando i limiti stabiliti in base alle indicazioni ministeriali, al fine di garantire alle scuole della Valle d’Aosta la presenza di personale di sostegno specializzato in tutti i posti previsti nell’organico di fatto, non solo in quello di diritto” e “l’aumento del numero di educatori di sostegno, incentivandone le assunzioni anche attraverso il miglioramento delle condizioni contrattuali loro riservate”.
Infine ai futuri eletti nell’imminente rinnovo del Consiglio regionale lo Snals chiede “di inserire nel programma del prossimo Governo regionale le azioni atte a risolvere il problema dell’insegnante di sostegno nelle Scuole di ogni Ordine e Grado”.

3 risposte
A *fornirli”? Forse avrebbe bisogno anche di un bel ripasso dell’ortografia….
Oh mamma che cattiveria!
Iniziassero a riconoscere il ruolo dell educatore, a pagarli adeguatamente, a fornirli un contratto a regola magari non avrebbero tutte ste difficoltà a trovare personale… È una vergogna… Per gli educatori e anche per i ragazzi stessi!!! Che avrebbero diritto a un altro trattamento!!!