L’esigenza era stata sollevata dalla Consulta degli studenti già nel 2022, e ora l’amministrazione regionale l’ha resa una realtà: in tutte le scuole secondarie di secondo grado della regione – comprese quelle paritarie – sono stati installati i “Tampon Box”. I distributori, presentati alle classi e alla stampa presso l’istituto Corrado Gex, sono stati collocati all’interno dei bagni femminili per permettere alle studentesse di avere a disposizione assorbenti gratuiti in caso di necessità.
Al di là della dimensione pratica, l’installazione dei Tampon Box mira a contrastare i tabù ancora presenti intorno alle mestruazioni e a rendere la scuola un luogo più inclusivo, sensibile e rispettoso. Il messaggio scelto per accompagnare la campagna – “Il ciclo non è una scelta” – punta proprio a sensibilizzare ragazze e ragazzi sul tema, promuovendo accettazione, rispetto e parità.

“L’idea nasce da un bisogno reale ribadito dagli studenti – ha spiegato Jean-Pierre Guichardaz, assessore ai beni e alle attività culturali, sistema educativo e politiche per le relazioni intergenerazionali –. Siamo la prima regione in Italia in cui la Sovrintendenza ha portato avanti un progetto del genere in tutte le scuole superiori. L’obiettivo ora è estendere l’iniziativa anche alle scuole medie”.
L’iniziativa, in parte già avviata in passato in forma autogestita da alcune studentesse, si è ora strutturata: le scatole sono gestite direttamente dalle scuole, che provvedono al loro rifornimento grazie alle forniture acquistate dalla Regione.
“Nel corso della sua vita una donna spende diverse migliaia di euro in assorbenti – ha ricordato il consigliere regionale Andrea Padovani, tra i promotori dell’iniziativa –. Era giusto che la scuola li mettesse a disposizione gratuitamente, per diventare realmente a misura di donna”.
Accanto all’installazione dei distributori, proseguono nelle scuole percorsi di educazione alla sessualità e all’affettività, con il coinvolgimento di ostetriche e psicologi. “Questa iniziativa ci ha permesso di portare il tema del ciclo mestruale al centro del dibattito scolastico e di affrontare più in generale l’educazione affettiva e sessuale”, ha spiegato la sovrintendente agli studi Marina Fey.
I progetti sono rivolti in particolare alle classi terze delle scuole secondarie di primo grado, ma anche agli studenti più grandi. “Parliamo di anatomia e fisiologia, ma anche di consenso, di contraccezione e di malattie sessualmente trasmissibili – ha raccontato Stefania Fazari, ostetrica e responsabile del coordinamento dei consultori valdostani –. Portiamo in classe preservativi e materiali informativi, cercando di rendere ragazzi e ragazze più consapevoli”.
A supporto dell’iniziativa c’è anche la collaborazione con Il Pangolo, il consultorio dedicato ai giovani dai 13 ai 21 anni, che possono accedere liberamente, senza bisogno di un adulto, e trovare psicologi, ostetriche, ginecologi, andrologi e urologi.