A Gignod niente finale di terzo peso: gli Charbonnier non fanno combattere Venise e Liseron

Applicata per la prima volta la regola del “no-combat” che permette agli allevatori di non far scontrare bovine della stessa stalla: nell’arena di Buthier bosquets per Briganda e Melody. La mancata finale, comunque, non è stata sinonimo di mancato spettacolo.
Società

La quarta eliminatoria del calendario 2022 delle batailles de reines, a suo modo, resterà nella storia. Mercoledì 13 aprile a Buthier di Gignod è stata applicata per la prima volta la regola del “no-combat”, che permette a un allevatore proprietario di due bovine di evitare lo scontro tra compagne di stalle.

In passato, almeno formalmente, si dovevano avvicinare i due animali, da quest’anno è prerogativa dell’allevatore scegliere se far effettuare lo scontro o meno. Simon e Julien Charbonnier, padre e figlio, hanno detto alla giuria che la finale di terza categoria tra Venise e Liseron non ci sarebbe stata. Le due bovine sono entrate in arena, la prima ha vestito il bosquet e la seconda solo il campano e a breve distanza l’una dall’altra hanno effettuato il “giro d’onore”. A casa Venise ha spesso dimostrato di avere qualcosa in più di Liseron (entrambe alla prima qualificazione della carriera): la battaglia per il titolo di terzo peso di Buthier, sostanzialmente, si era già disputata – probabilmente più volte – nei prati della vicina Arpuilles.

La mancata finale, comunque, non è stata sinonimo di mancato spettacolo: nel concorso più numeroso di giornata – ben 55 le iscritte, record stagionale – Venise e Liseron in semifinale avevano sconfitto rispettivamente Genève di Corrado Diémoz e Alyson di Aurelio Cretier: la prima un anno fa era stata terza a Valpelline e aveva replicato il risultato alla finale della Croix-Noire, la seconda era al suo debutto assoluto nel mondo dei combats. Chapeau.

Quattrocento paganti e ben 121 bovine

Le reines hanno sperimentato in questo 2022 il “turno infrasettimanale”, situazione che l’anno scorso si era creata per permettere il recupero delle eliminatorie primaverile sospese per la pandemia. Il motivo dello “slittamento” di calendario, questa volta, è un altro: a Gignod si è combattuto su settimana per recuperare la domenica persa 10 giorni fa a Sant’Orso. Poco male. Nonostante il giorno feriale transenne presidiate in ogni ordine di posto: più di quattrocento i paganti, un migliaio i presenti e record anche a livello di bovine partecipanti, con ben 121 animali presentati.

A Buthier si è fatto sul serio, ma su questo c’erano pochi dubbi. In prima categoria si è vista in azione Briganda dell’azienda agricola Verney: società di Gressan, alpeggio (Verney, non poteva essere altrimenti) a Gignod. Briganda ha debuttato e vinto – di forza – in casa, confermando il detto che le reines d’alpeggio possono confermare il proprio talento di vincenti anche nelle arene “ufficiali”. Nel suo caso il ragionamento vale doppio, considerato che in finale ha allontanato Gitane di Davide Grimod, seconda alla Regionale del 2019 nel secondo peso. Gitane, dopo aver sfiorato il bosquet più ambito, sembrava essersi persa per strada: nel 2021 era stata presentata due volte e in entrambi i casi non aveva raggiunto le semifinali. Sembrava destinata a un finale di carriera in sordina, invece il secondo posto di Buthier le concede un’altra chance. Semifinaliste a Gignod Rebelle di Aurelio Cretier – la più pesante di giornata con i suoi 735 chili, pure lei in credito con la fortuna: nel 2021 aveva solo sfiorato la qualificazione, arrivata finalmente mercoledì – e Briga dei fratelli Cunéaz, pure lei alla prima qualificazione.

Infine, nel secondo peso, è stato il giorno delle coppie. Non di reines, ma di allevatori. A vincere Melody di Gildo Vallet e Guido Marguerettaz, già seconda in seconda nel luglio scorso a Etroubles; seconda la novizia Bandit di Davide Bieller, terze Versailles di Luca Castellan e Donato Avoyer (due bosquet in carriera, alla notturna di Aosta e a Valgrisenche) e Coeur di Nicole Favre e Loris Bagnod, alla seconda qualificazione dopo il secondo posto tra le “leggere” dell’estate scorsa a Saint-Barthélemy.

Tre appuntamenti in otto giorni

Le batailles de reines torneranno, come da tradizione, nel giorno di Pasquetta: l’eliminatoria del Lunedì dell’Angelo è prevista per il 18 aprile a Villefranche di Quart. Una settimana dopo – lunedì 25 aprile – altro appuntamento festivo con il rendez-vous del Col d’Arlaz, organizzato come sempre dal comitato di Challand-Saint-Victor. L’eliminatoria del giorno della Liberazione è un appuntamento consueto del calendario primaverile, ma per gli amanti delle batailles che hanno voglia di fare qualche chilometro c’è la possibilità di “raddoppiare”: domenica 24 a Evolène, nel canton Vallese, è in programma l’appuntamento di Les Haudères, uno degli ultimi step prima della finale cantonale di sabato 7 e domenica 8 maggio a Pra Bardy, vicino a Sion.

I RISULTATI

Prima categoria (27 iscritte)

  1. Briganda dell’azienda agricola Verney (Gressan, 643 chili)
  2. Gitane di Davide Grimod (Aosta, 638 chili)
  3. Rebelle di Aurelio Cretier (Saint-Christophe, 735 chili)
  4. Briga dei fratelli Cunéaz (Valpelline, 658 chili)

Seconda categoria (39 iscritte)

  1. Melody di Maguerettaz/Vallet (Gignod, 557 chili)
  2. Bandit di Davide Bieller (Pré-Saint-Didier, 562 chili)
  3. Versailles di Avoyer/Castellan (Etroubles, 543 chili)
  4. Cœur di Bagnod/Favre (Doues, 555 chili)

Terza categoria (55 iscritte)

  1. Venise di Simon e Julien Chabonnier (Aosta, 520 chili)
  2. Liseron di Simon e Julien Charbonnier (Aosta, 516 chili)
  3. Genève di Corrado Diémoz (Doues, 510 chili)
  4. Alyson di Aurelio Crétier (Saint-Christophe, 505 chili)

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