A Parigi l’85esima edizione dell’Arbre de Noel des Valdotains

Prende il via il tradizionale appuntamento organizzato dall'Union valdotaine di Parigi in collaborazione con la presidenza della Regione. Per l'occasione il Presidente della Giunta consegnerà a Virgilio Lateltin la medaglia d'oro della resistenza.
Le groupe du CPEL à Paris
Società

Una buona parte delle istituzioni valdostane sono impegnate da questo pomeriggio a Parigi per i festeggiamenti dell’85esimo Arbre de Noël des Valdôtains, appuntamento organizzato dall’Union valdotaine di Parigi in collaborazione con la Presidenza della Regione.

Il via ai festeggiamenti sarà dato come tradizione dai canti e dalle danze come quelle offerte dai Lou Tintamaro di Cogne, da Henri Rovaki con lo spettacolo «Magic folies, le show des grandes illusions». Ad allietare la cena sarà invece l’orchestra di Emile Danna.  

L’appuntamento dell’Arbre de Noel vedrà la consegna della medaglia d’oro alla Resistenza a Virgilio Lateltin, valdostano residente a Parigi. Lateltin, nato ad Arnad nel 1925, era stato partigiano della 176esima Brigata Garibaldi. Domenica 18 gennaio alle 10 il Presidente della Regione consegnerà invece ai responsabili della Sociétés d’émigrés valdôtains, un video e il rapporto annuale del Governo regionale.

"L'arbre de Noel – sottolinea in una nota Augusto Rollandin – è un'occasione per mantenere e stringere i legami tra i valdostani della regione parigina e la valle d'Aosta, per trascorrere insieme qualche momento di festa e in amicizia, ma anche per discutere dei temi importanti e per assicurare un seguito di informazione sull'attività dell'amministrazione regionale".

All’appuntamento parigino prenderà parte anche una delegazione del Consiglio comunale della Città di Aosta composta dal presidente dell’Assemblea Renato Favre, dalla vicepresidente Patrizia Carradore e dalle consigliere Lucia Pellissier e Iris Morandi.
La partecipazione della Città di Aosta all’Arbre de Noël  – spiega il Presidente del Consiglio communale Renato Favre –  vuole sottolineare il sentimento di attaccamento che ci lega ai valdostani immigrati ai quali desideriamo portare il saluto di tutta la popolazione del capoluogo regionale, ben sapendo che aldilà della distanza che ci separa, il legame sentimentale con il paese di origine è sempre vivo".

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