Ad Aosta una preghiera interreligiosa per la pace

L’evento si terrà il 5 ottobre in Piazza Chanoux con alcuni esponenti della Chiesa Cristiana, della Chiesa Valdese, della Lega Autonoma musulmana, della Chiesa ortodossa romena e della comunità Bahá’ì.
conferenza stampa preghiera per la apce
Società

In un momento storico segnato da tensioni e conflitti, dove le religioni spesso diventano pretesto per alimentare divisioni, la diocesi di Aosta organizza per sabato 5 ottobre un evento dedicato al dialogo e alla fratellanza. La preghiera interreligiosa prenderà il via alle 17 in Piazza Chanoux (in caso di maltempo, sotto i portici del Comune) e procederà fino alle 20, alternando canti in diverse lingue, preghiere, letture e momenti di meditazione.

L’iniziativa, dal titolo “Assisi – Aosta: dalla lampada alla luce. Le religioni in cammino per la pace”, si colloca al termine di un percorso di dialogo lungo un anno, iniziato lo scorso ottobre con il pellegrinaggio ad Assisi in occasione del patrono d’Italia e proseguito con alcuni incontri di preghiera in Cattedrale di Aosta e Centro Culturale Islamico.

L’evento è promosso della diocesi di Aosta insieme alla Chiesa ortodossa romena, la Chiesa Cristiana Valdese, la Lega autonoma islamica e la Comunità Bahá’ì. L’obiettivo comune è quello di pregare insieme per la pace, promuovendo il dialogo interreligioso. “Questo evento è un segno di fraternità. E’ un’occasione in cui le religioni si uniscono per lanciare un messaggio a un’umanità che lotta”, ha dichiarato Padre Gianpaolo Ugliotta, referente dell’ecumenismo per la Diocesi di Aosta, nel corso della conferenza stampa di questa mattina, lunedì 16 settembre. Dello stesso avviso Padre Alin Neagu della Chiesa Ortodossa Romena, che ha sottolineato come l’incontro dia voce alle diverse comunità religiose, mostrando il loro impegno per la pace.

Anche Paolo Ribet, pastore della Chiesa Valdese, ha ribadito l’importanza dell’iniziativa in un momento storico così delicato: “Il tema della guerra e della pace è sempre stato controverso. Troppo spesso le religioni sono state invocate e strumentalizzate nei conflitti, ma le Chiese non tacciono. Anzi, prendono posizione contro ogni forma di fondamentalismo che riduce Dio a un feticcio”. Maria Paola Macrì, rappresentante della comunità Bahá’í, ha aggiunto che l’evento rappresenta “una prova tangibile che le religioni, nonostante le differenze possono coesistere”.

Mohamed Chaib, membro della Lega autonoma islamica, ha quindi lanciato un invito “a tutti quelli che hanno a cuore la giustizia e la pace indipendentemente dalla fede religiosa di appartenenza”. Un invito condiviso anche dal sindaco di Aosta, Gianni Nuti, che ha sottolineato come questa iniziativa possa segnare l’inizio di un ulteriore percorso di dialogo e collaborazione interreligiosa, arricchendo la comunità locale e favorendo relazioni feconde, orientate verso valori che sono comuni a tutti gli uomini e le donne.

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