Se un secolo fa molti genitori vedevano i loro figli abbandonare il nido familiare per partire alla ricerca di lavoro e di un po’ di fortuna, oggi le motivazioni che spingono le nuove generazioni ad allontanarsi da casa sono diverse. Non più dettate, per fortuna, da ragioni economiche, ma da sogni e piccole ambizioni, coltivate negli anni da giovani talenti che riescono a farsi notare fuori dalla Valle d’Aosta.
È il caso di Agnese Vallet, tredicenne di Arvier. Una vita passata in Officina Danza, la scuola dove ha iniziato a fare danza classica a quattro anni, per poi cimentarsi negli ultimi tempi anche nella danza moderna e contemporanea. Tre ore di allenamento il lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì: Agnese si è abituata a sostenere i ritmi intensi che questa disciplina impone, cercando di conciliare la sua passione con lo studio.
Dalla scuola media di Villeneuve, passerà quest’anno a frequentare la terza media a Castelfranco Veneto, dove si è trasferita il 30 agosto per iniziare un anno pieno di novità. A marzo, infatti, dopo aver passato una prima selezione inviando delle foto, ha vinto l’audizione per “il Balletto”, la scuola di danza di Castelfranco Veneto consigliata dalla sua insegnante Selena Spalla, che l’ha frequentata a sua volta dai 15 ai 18 anni. “Ho deciso di provare perché ho visto che c’erano molte opportunità. Si fanno molti spettacoli e concorsi, mentre qui non si riesce a organizzare molto altro a parte lo spettacolo di fine anno, visto che la danza è un hobby”.
Mentre Agnese cerca di mettersi in pari con il tedesco, che dovrà studiare al posto del francese, assente nei programmi scolastici di Castelfranco, i genitori si preparano a salutarla. “Mia mamma non è troppo stravolta, mentre mio papà ha un carattere diverso e forse sentirà più nostalgia. Dopotutto veder partire la propria figlia a 13 anni può fare effetto. Non ho mai fatto un’esperienza così lunga fuori di casa, ma con la famiglia ci siamo detti che se mi trovo male posso tornare a casa dopo quest’anno, mentre se mi trovo bene cercherò di prolungare l’esperienza”. L’accademia dove studierà, d’altronde, fa spesso da trampolino di lancio per accademie più importanti, come quella della Scala o del Balletto di Roma.
Nel frattempo, Agnese vivrà per un anno in un appartamento insieme ad altre ragazze iscritte come lei alla scuola, cercando di ritagliare qualche giorno per tornare in Valle ogni tanto. “Ci sarà una signora russa insieme a noi, che ci controllerà e ci farà da mangiare. Quando avrò almeno quattro giorni di fila di vacanza prenderò il treno per tornare a casa. Sono emozionata, ma il giusto: non sono una che si emoziona eccessivamente. Spero che questa esperienza mi piaccia e che io possa migliorarmi sempre di più, per poter magari un giorno diventare una ballerina”.