La ripartenza nel segno del caldo, ma anche e soprattutto del pubblico. Domenica 31 luglio al Col de Joux il sole scaldava il giusto, considerato che si stava a due passi dal colle e che se la temperatura sfuggiva al controllo bastava allontanarsi un po’ dalle transenne per trovare quel refrigerio che solo un bosco di montagna può darti.
A parte la necessità di trovare un po’ di frescura, domenica al Col de Joux c’erano poco meno di duemila persone, complice la prima eliminatoria estiva delle Batailles de Reines. Il presidente Roberto Bonin, di solito poco avvezzo a lasciarsi andare in voli pindarici, non ha potuto non lasciarsi sfuggire un “Abbiamo iniziato la seconda parte di stagione nel miglior modo possibile”.
Secondo e terzo peso da applausi
Che, nel gergo degli organizzatori di eventi, significa: “Tanta gente, spettacolo, nessuno si è fatto male”. Ottima combinazione di fattori. Sul pubblico si è già detto, le note di cronaca non toccano l’ambito della “nera” e quindi resta da disquisire sul livello fornito dalle 130 bovine salite al colle alla vigilia del mese di agosto. In una parola? Ottimo. Il sublime rimane nel cassetto, ancora per un po’, ma siamo appena all’inizio dell’estate e ci sono ancora nove eliminatorie che ci separano dalla finale regionale del 23 di ottobre.
La seconda categoria è stata davvero divertente ed è un peccato che almeno quattro bovine meritevoli siano rimaste fuori dal lotto delle qualificate. Su sessanta partecipanti era inevitabile, soprattutto quando nei paraggi si aggira Pistache di Imak Frassy e Marco Chamonin. Predestinata, anche se senza vittorie nel curriculum poteva pesare. Terza a Valpelline l’estate scorsa, quinta alla Regionale, Pistache ha meritato il bosquet del col de Joux fermando in finale Merlitta di Marco Démoz, una novizia della quale sentiremo parlare a lungo. Terze Zenica di Luca Vuillermoz – che nel 2019 si qualificò a Villeneuve quando ancora vestiva i colori della società Lo Tsantì di Aosta – e Mabillon di Loris Pieiller, sceso apposta dall’alpeggio La Manda di Valtornenche per sfoderare la reina di seconda categoria dell’anno scorso a Fénis.
Bella la seconda categoria, avvincente pure la terza, dove verosimilmente c’erano meno iscritte rispetto ai pesi medi (54). Ha vinto Tormenta di Mauro Chatrian, che ha centrato la prima qualificazione della sua carriera fermando in finale una delle favorite di giornata, Greundza di Patrick Tubertilini: la bovina di casa aveva vinto qui nel 2019 ed era pur sempre la regina in carica, anche se tre anni – tra le reines – pesano parecchio. Tormenta, prima di vincere la finale, aveva vinto a sorpresa la semifinale contro Paris di Luca Vuillermoz, altra “stagionata” dal gran palmares, considerato che sempre nel 2019 era stata regina di seconda a Pré-Saint-Didier e poi terza alla Regionale (nel terzo peso). A fare compagnia a cotante reines Tzardon di Joel Follin, anche lei alla prima qualificazione.
Solo in sedici nel primo peso: domenica c’è Vertosan
Resta il rammarico per una prima categoria non all’altezza delle attese. Anche qui, prima di tutto, è stata una questione di numeri: solo 16 le bovine presenti, che tra gli addetti ai lavori significa “con due vittorie vai alla Croix-Noire”. Chi ne ha infilate quattro è stata Marmotta di Gimmy Dujany, alla prima uscita e vincitrice di un bosquet comunque meno “combattuto” degli altri. In finale ci era finito pure Piero Busso, che in prima categoria ha vinto quest’anno a Donnas e al Col d’Arlaz: stavolta la sua Biscuit – terza al combat evento dell’ottobre 2020, quello che sostituì la Regionale nell’anno del Covid – si è fermata al secondo posto, ma con la soddisfazione di aver vinto in semifinale contro Coudra di Jean-Antoine Maquignaz, la figlia di Jardin che – senza brillare – se ne va per la terza vola alla Croix-Noire. Insieme a loro pure Aquila di Simone Réan, alla sua prima qualificazione.
Archiviato il Col de Joux è tempo di puntare verso Ovest: domenica prossima, 7 agosto, il circuito delle batailles fa tappa a Vertosan di Avise, laddove la leggenda narra che i combats siano nati. Un bel modo per iniziare questo mese di agosto.
LE QUALIFICATE
Prima categoria
- Marmotta di Gimmy Dujany di Chatillon (706 kg)
- Biscuit di Piero Busso di Donnas (729 kg)
- Aquila di Simone Réan di Saint-Marcel (768 kg)
- Coudra di Jean-Antoine Maquignaz di Valtournenche (584 kg)
Seconda categoria
- Pistache di Frassy-Chamonin di Arvier (573 kg)
- Merlitta di Marco Démoz di Challand-Saint-Anselme (570 kg)
- Zenica di Luca Vuillermoz di Valtournenche (573 kg)
- Mabillon di Loris Pieiller di Fénis (575 kg)
Terza categoria
- Tormenta di Mauro Chatrian di Valtournenche (524 kg)
- Greundza di Patrick Tuberlini di Saint-Vincent (522 kg)
- Paris di Luca Vuillermoz di Valtournenche (529 kg)
- Tzardon di Joel Follin di Antey-Saint-André (521 kg)