Le opere del progetto di valorizzazione e promozione dei “jolis coins” del centro storico di Aosta continuano ad essere bersaglio dei vandali.
Nella notte tra giovedì 11 agosto e venerdì 12 agosto, ignoti hanno danneggiato l’installazione dal titolo “Caduta di un impero” dell’artista Marina Torchio alla Porta Praetoria mentre stanotte i vandali sono tornati a colpire l’opera Sant’Anselmo dello scultore Emo Giluliano Broccard presso l’Arco d’Augusto, con danni in parte del pastorale.
"Siamo amareggiati e colpiti dal poco senso civico e da un atto vandalico, così come quelli che si sono verificati nel tempo, che non fanno altro che danneggiare la cultura, l’arte, l’immagine turistica della città senza contare il danno erariale che questi atti procurano" sottolinea in una nota l’Assessore al decoro urbano, Andrea Paron.
Questa mattina Paron assieme alla Vicesindaca con delega alla cultura , Antonella Marcoz, la dirigente del Comune di Aosta, Elisabetta Comin, la storica dell’Arte Sandra Barbieri e l’artista e scultrice valdostana Marina Torchio hanno compiuto un sopralluogo per stimare i danni.
L’installazione è stata danneggiata, i quattro busti classici riprodotti dall’artista valdostana sono stati spostati dai basamenti e due di questi sono stati compromessi.
"Ci spiace moltissimo anche per l’artista che è rimasta anche lei colpita dal gesto di questi vandali e con la quale abbiamo cercato di capire come intervenire. La Polizia locale, che ha preparato una denuncia contro ignoti, si sta occupando delle indagini e approfondimenti del caso" prosegue Paron.
“Caduta di un impero”, l’opera dell’artista, è diventata così involontariamente anche testimonianza della caduta di civiltà, di valori e di quel rispetto dei beni comuni che dovrebbe essere invece alla base di un comportamento civile e dignitoso" aggiunge la vicesindaca Antonella Marcoz che invita i cittadini a collaborare alle indagini segnalando al comando di Polizia locale o presso la segreteria del Sindaco e della Vicesindaca eventuali informazioni utili.
Amareggiata l’artista Marina Torchio. "Le cose non possono tornare come prima perché il significato con cui erano state collocate le opere oggi è cambiato. Riorganizzerò l’allestimento in modo diverso, riutilizzando anche i pezzi danneggiati e rotti. Voglio trovare un significato dietro tutto questo: le cose cambiano, mutano così come è proprio della vita. Con questa suggestione darò vita ad un allestimento diverso”.