“C’è un problema sociale che va al di là del nostro Comune e che inizia ad essere davvero preoccupante: il calo delle nascite può portare a conseguenze molto problematiche”. C’è amarezza e preoccupazione nelle parole di Maria Romana Lyabel, sindaca di Avise, nel commentare la notizia della chiusura della scuola primaria di Runaz, con una delibera datata 1° marzo.
I numeri parlano chiaro: dagli otto iscritti di quest’anno, le proiezioni parlano di sei potenziali bambini per l’anno prossimo, per poi calare fino a tre nel 2021-22. “I numeri sono quelli che sono, ci sono motivazioni di ordine didattico ed organizzativo alla base della decisione. Non tutti i genitori l’hanno condivisa, anche se erano preparati”. Una decisione sofferta, su cui si è ragionato molto da diverso tempo: “È un duro colpo per noi, perché la scuola rappresenta la vita di un paese”. Già alcuni anni fa era stata chiusa la scuola dell’infanzia, un campanello d’allarme che è stata anche, in parte, la causa della decisione attuale: i bambini della materna si sono spostati ad Arvier, e molti sono rimasti lì anche nelle classi successive, di fatto impoverendo il già piccolo bacino di Avise.
E ad Arvier andranno a finire anche i futuri alunni della primaria, anche grazie ad uno scuolabus che il Comune di Lyabel mette a disposizione. In un periodo di amministrazioni che vogliono dismettere l’accorpamento di servizi, la scelta di Avise conferma invece la necessità di razionalizzare: “Abbiamo portato avanti l’accorpamento fin da subito con Saint Nicolas, Arvier e Valgrisenche. Le difficoltà sono molte, ma per comuni piccoli come i nostri non si può tornare indietro: ci si aiuta a vicenda, si cresce insieme”, commenta ancora la prima cittadina.
