Contributi alle badanti si cambia. Come annunciato nei giorni scorsi dall’Assessorato regionale alla Sanità la proposta di revisione dei criteri per la concessione dei contributi ai privati per le badanti, gli assistenti alla vita indipendente e per il pagamento delle rette delle microcomunità è sbarcata al Cpel. Le novità sono tante e attese da molti utenti che, dal gennaio scorso, quando sono stati sospesi i contributi, stanno anticipando i soldi in attesa di capire se in futuro, con i nuovi criteri, potranno ancora beneficiare dell’aiuto.
Sospesi dalla finanziaria regionale spariscono nella nuova delibera gli assegni per il lavoro di cura garantito dai familiari della persona non autosufficiente o da famiglie anche non legate da vincoli di parentela con la persona non autosufficiente, purché abbiano relazioni di fiducia con la stessa. I contributi verranno concessi quindi solo per l’assunzione delle badanti.
Per determinare gli assegni di cura con il nuovo regolamento le provvidenze economiche previste per gli invalidi civili, le rendite Inail o ancora le pensioni non soggette a Irpef verranno conteggiate al 100%, prima era il 30%.
I contributi vanno da un massimo di 700 euro per Irsee fino a 2000 euro fino a 100 euro per Irsee fino ai 16mila euro. Si restringono però gli scaglioni (Ndr prima erano 9 ora diventano 7) e quindi da 2000 a 4000 euro di Irsee i beneficiari avranno diritto ad un assegno di cura di 600 euro, da 4mila a 6mila a 500 euro, da 6mila a 8mila 350 euro, da 8mila a 12mila a 250 euro.
Sulla scorta di quanto avviene già per le rette delle microcomunità, verrà chiesto ai figli e/o genitori del beneficiario di contribuire al pagamento dell’assistente personale. Cosi l’assegno di cura verrà abbattuto di 200 euro mensili se Irsee dei figli o genitori supera i 35mila euro.
Altra novità messa in campo riguarda la presentazione delle domande che verranno evase secondo il numero di protocollo cronologicamente attribuito al loro arrivo e nel limite dello stanziamento assegnato. “Le domande inevase – si legge nella delibera – resteranno in una graduatoria e saranno le prime a essere valutate in caso di ulteriore finanziamento nel corso dell’anno”.
I nuovi criteri, se e quando verranno varati dalla nuova Giunta, dopo il vaglio del Cpel e della V Commissione, saranno applicati alle domande arrivate dal 1° gennaio 2014 e ai rinnovi.
Stessa sorte toccherà ai contributi per il pagamento delle rette delle microcomunità e ai contributi per il servizio di assistenza alla vita indipendente. I primi non saranno più concessi agli utenti con una dichiarazione Irsee pari o superiore ai 24.130 euro. Inoltre la delibera rivede, aumentandola, la quota a carico dei parenti tenuti alla contribuzione della retta delle microcomunità.
Infine per l’assistenza alla vita indipendente il contributo diventa del 50% del costo complessivo del servizio per le persone che presentano un Irsee pari o inferiore a 40mila euro (prima era del 50% per Irsee pari o superiore agli 85mila euro e dell’80% per Irsee sotto gli 85mila euro) e fino ad un limite massimo annuale di 12mila euro (prima era di 15mila euro).