La prima categoria è semplice da pronosticare, perché obiettivamente nessuno si aspetta che a vincere sia una bovina sotto ai sette quintali. Poi vedi l’elenco delle reines degli ultimi vent’anni e ti accorgi che il peso è un fattore fino a un certo punto: conta il talento e nel novero delle iscritte di prima categoria ce n’è parecchio. Per facilitare la lettura, abbiamo pensato di classificare le favorite per fasce (prima, seconda e terza), consapevoli però che la storia delle Batailles de Reines è costellata di autentici colpi di scena.
Prima fascia
Siamo ancora “scottati” da uno degli eventi chiave della Regionale 2023. Agli spareggi, a fine mattinata, si incontrarono Caprice di Livio Pervier (che domenica avrà il numero 3) e Suisse di Imak Frassy e Marco Chamonin (9), le bovine che tutti vedevano di fronte in finale. Vinse Suisse, con fatica, una fatica che poi si fece sentire a lungo andare e che non permise alla reina di Courmayeur di arrivare nelle miglior condizioni al momento che conta.
Suisse e Caprice sperano di essere più fortunate, domenica, dopo che hanno chiuso il discorso qualificazione piuttosto in fretta: Caprice addirittura il Lunedì di Pasqua a Quart, bissando il successo della Pasquetta precedente a Fénis; Suisse invece ha vinto il concorso di Villeneuve a inizio maggio, imitando quanto fatto negli anni precedenti a La Salle (2023) e Courmayeur (2022). Inoltre lei alla Croix-Noire ha già vinto: era il 2019, alla vigilia della Regionale, e si impose nel combat interregionale.
Sarà assente la regina in carica Bandit di Davide Bieller, ma è doveroso annotare in prima fascia altre due regine di concorso molto chiacchierate: si tratta di Peloria di Julien e Simon Charbonnier (12), che è pur sempre la vice reina in carica, e di Zara di Claudio Berthod (19), vittoriosa a Pontey domenica e vice reina regionale pure lei, ma in seconda categoria e nel 2022. Peloria ha vinto a Excenex in agosto e ad Antey nel settembre dell’anno prima, Zara prima di Pontey si era qualificata a Chatillon due anni fa: il 2023 di pausa sembra averle giovato parecchio.
Seconda fascia
Un gradino dietro, ma solo fino a un certo punto, c’è Briganda dell’azienda Verney (6), una bovina che ha tutto per essere una top player (scusate la citazione calcistica), anche se al momento ha vinto solo a Buthier di Gignod (2022 e 2024): ha impressionato parecchio a Saint-Christophe Moureun di Nello Girod (18), che come Suisse ha già vinto alla Croix-Noire (deuxième veau 2022). Moureun, dopo aver ciccato l’esordio tra le grandi a Gressoney – uscì ai quarti – si è rifatta con gli interessi due settimane fa. In questa fascia inseriamo anche una bovina che non è stata reina, Papillon di Claudio Berthod (31): a By è stata seconda dietro alla compagna di stalla Youki, ma per molti è lei la più pericolosa in un contesto difficile come la Regionale.
Terza fascia
In terza fascia, rispetto alle altre categorie, c’è parecchia concorrenza, anche perché un posto ai quarti (o in semifinale) fa gola a tanti. E poi, una volta arrivati lì, sperare di migliorarsi un turno dopo l’altro costa davvero poca fatica.
Attenzione pertanto alle regine di Saint-Marcel e Jovençan Victoire di Gildo Bonin (4) e Malice di Edy Gontier (5): la prima è stata quinta alle Regionali 2022 e 2023, Malice un anno fa nel secondo peso sfiorò la finale della Croix-Noire. Tra le reine di concorso aveva fatto benissimo a Vertosan Farca di William Guala (11), seconda in seconda categoria nel 2021 alle spalle di quella Orsière di Alino Marquis che sarà poi squalificata.
E poi, a ruota: Gitane di Davide Grimod (46), terza a Gignod e già seconda alla Regionale nel 2019; Bambina di Marco Démoz (48), terza a Challand il 25 aprile dopo la vittoria di Brusson dell’estate 2023 che le aveva permesso di essere semifinalista alla Croix-Noire. Per ritornare all’azienda Verney, in lizza anche Bataille (68), regina di Brissogne 2023 e terza quest’anno a Gressan. Infine, come dimenticare Davide Bieller: non avrà la numero 1 Bandit, ma sarà comunque della partita J’Ador (64), che si è qualificata a Morgex a settembre e che tre ani fa sul prato della Croix-Noire si impose nell’interregionale.
Domani Interregionale e Deuxième Veau, domenica la finalissima
I pronostici sono un gioco che anima da sempre la vigilia della Regionale, ma da qualche anno a questa parte alla Croix-Noire si disputano delle sfide che permettono agli allevatori di non crogiolarsi troppo alla ricerca delle proprie favorite per la finalissima.
Domani, sabato 19 ottobre, sul prato dell’arena aostana sono in programma dalle 12.30 l’ottava edizione del concorso Interregionale riservato a primipare di Valle d’Aosta, Canavese e Valli di Lanzo e la quinta del concorso Deuxième Veau, riservato alle bovine valdostane in attesa del secondo vitello. Pesatura del bestiame dalle 8.30 alle 10, a mezzogiorno e mezza le prime sfide e – nel pomeriggio – la premiazione delle due regine.
Complice il virus della Blue Tongue poche le presenze in campo (elenchi a fondo pagina): 21 le iscritte all’interregionale – di cui 19 valdostane – e appena 10 al concorso del Deuxième Veau.
L’indomani, domenica, spazio alla Regionale: 219 le qualificate, con il quadro delle assenti che sta per essere completato in queste ultime ore con gli ultimi test per la Blue Tongue che gli allevatori stanno comunicando al comitato organizzatore.
Il programma prevede dalle 8 alle 10 la pesatura delle regine e l’inizio dei combattimenti a partire dalle 11: come sempre tre le categorie di peso, ovvero la terza (fino a 570 chili), la seconda (fino a 620 chili) e la prima (dai 621 chili in su). Prevista una pausa pranzo dalle 12.30 alle 13.30 circa: come sempre, nella prima serata di sapranno i nomi delle tre reines più importanti del 2024.
Interregionale
1. Matrix di Alessandro Regaro, 2. Bufera di Alessandro Regaro, 3. Mangis di Livio Charles, 4. Cobra de Lo Citrin, 5. Tzardon di Aurelio Cretier, 6. Malika di Aurelio Cretier, 7. Bohème di RemiglioFavre, 8. Venise di Frassy-Chamonin, 9. Triomphe dei fratelli Chatillard, 10. Suisse dei fratelli Diémoz, 11 Bufera dei fratelli Diémoz, 12. Riban di Ivan Hérésaz, 13. Rebelle di Ivan Hérésaz, 14. Negra di Richard Isabel, 15. Jorasses di Richard Isabel, 16. Paison di Stefano Lale Démoz, 17. Vespa di Stefano Lalè Démoz, 18. Chalanadi Anael e Rubens Parléaz, 19. Baronne di Diego Perrin, 20. Mauvaise di Ugo Revil, 21. Gitane della società Tour d’Ailland.
Deuxième Veau
101. Cobra dell’azienda La Rochefort, 102. Souris dell’azienda La Rochefort, 103. Pastis di Elvis Baravex, 104. Moretta di VilmoBizel, 105. Bellone di Fulvio Borbey, 106. Berleun di FianniChampion, 107. Omega di Domenico Chenal, 108. Moustique dei fratelli Diémoz, 109. Regotaye di Ivan Hérésaz, 110. Pion di Marco Vallainc.
Seconda categoria, attenzione al peso: tre favorite e una outsider che in pochi si attendono
17 Ottobre 2024 – Ore 17.10
Tre regine di concorso che si sono qualificate praticamente una dietro l’altra e una bovina che ha vinto in primavera in terza categoria e che domenica farà paura a tanti: il programma del secondo peso, il concorso storicamente più equilibrato, sembra più interessante che mai.
Prima fascia
Da Morgex a Saint-Christophe: il mese di settembre ha regalato reine di alto lignaggio, in seconda categoria. Parliamo di Manda di Imak Frassy e Marco Chamonin (88), che al debutto ha vinto e migliorato il secondo posto della sorella Paris di André Marquet, che si è fermata al secondo posto nella classe regina. E come dimenticare Orsière di Alino Marquis (90), capace di vincere a Gressan: la sua storia è nota ai più, e passa dalla squalifica post vittoria alla Regionale del 2021 e dai due successi a Saint-Barthélemy prima di quello di quest’autunno a Gressan. E’ storia recente, invece, quella di Guerra dei fratelli Quendoz (91), che le avversarie incontrate a Saint-Christophe ricordano eccome. Come Manda alla prima qualificazione della carriera, ma a casa sua batte una certa Brunie, bovina che alla Croix-Noire ha vinto i titoli del 2018 e del 2019. Per sparigliare le carte Jardin di Balicco-Patruno (155), che in primavera si impose in terza categoria a Villeneuve: sua madre Golda si era qualificata una settimana prima a Pollein, ma è su di lei che l’azienda di Nus e Villeneuve punta parecchio in questo appuntamento.
Seconda fascia
Nell’elenco delle reine di settembre manca Belville di Michel Squinabol (89), che mettiamo un gradino indietro: a Cogne forse non c’era una concorrenza all’altezza, ma per lei parlano i successi del 2022 a Saint-Christophe e del 2023 a Charvensod. Tra le reine di concorso attenzione a Revenge di Gildo Bonin (77) e Gitane di Avoyer-Castellan (85): la prima è figlia di Reinetta, reina regionale 2021, e nel 2023 era stata terza a Saint-Barthélemy prima di imparare a vincere questa primavera a Saint-Marcel. L’azienda di Luca Castellan e Joel Avoyer, oltre alla reina di Excenex, schiera pure Bambola (97), capace di vincere l’interregionale 2022 e pure di essere competitiva dopo incontri di 40’ (semifinale di Gignod docet). Non dimentichiamoci, infine, Arizona de Lo Dzec (92), reina a Pontey e figlia di Reinon di Massimiliano Garin.
Terza fascia
Altri due nomi, perché se hanno fortuna nei sorteggi possono arrivare lontano. Tarzan di Edy Damarino (83) merita rispetto, se non altro perché nel 2021 uscì dalla Croix-Noire con il premio combattività; Manda di Dario Bétemps (80) ha tre titoli di reina (Pollein 2022, Sarre 2023, Col de Joux 2024) e pure la voglia di migliorare il quinto posto della finale 2022.
Batailles de Reines, chi vincerà domenica alla Regionale? I nomi (e i numeri) di tutte le favorite
16 ottobre 2024
Poche ore di attesa per gli ultimi test della Blue Tongue, poi sapremo chi ci sarà. Il secondo scoglio sarà il peso, che per qualcuno è sempre un’autentica tortura. Infine, prima di entrare in campo, il sorteggio elettronico, quello che definisce chi sarà la prima avversaria e quale strada dovrà affrontare una reina per arrivare fino al tanto ambito bosquet.
Domenica prossima 20 ottobre alla Croix-Noire si chiuderà un’intensa stagione dei combats, iniziata addirittura il 24 marzo scorso. 219 bovine sono qualificate per questo appuntamento, ma solo venerdì sapremo il numero effettivo (e i nomi) delle partecipanti. Il virus della Blue Tongue, tornato a contagiare il bestiame valdostano a partire dal mese di agosto, circola ancora: così, per partecipare alla finale regionale, i proprietari delle reines devono prima esibire un test Prc negativo.
Al momento si sa che 25 reines saranno assenti per problemi legati alla loro gestazione e che altre 45 sono ancora in attesa dei test per la Blue Tongue. Al netto dei numeri, la finale numero 67 di domenica promette scintille. Sono tante le reines e i relativi proprietari in cerca della giornata che ti cambia la vita: come scritto in premessa, il peso farà la differenza (oltre i 620 chili per la prima categoria, sotto i 570 per la terza), poi ci si dovrà affidare al caso.
La fortuna è una componente fondamentale, ma anche la qualità delle partecipanti va tenuta in conto. In questo senso, ogni appassionato ha un apposito elenco di favorite per ogni categoria di peso, che chiaramente non tiene in considerazione le variabili di cui abbiamo parlato finora.
Questo articolo cerca di fare una sintesi di quanto visto dal 24 marzo al 13 ottobre, in 18 lunghe eliminatorie. Dove si sono qualificate alla finale reines tutte di un pezzo, bovine più fortunate di altre, aspiranti regine con un palmares lungo così o altre che invece arrivano alla Croix-Noire per la prima volta. Oggi iniziamo dalla terza categoria
Terza categoria, tutte contro Falchetta
In seconda abbiamo omesso il nome di Malice de Lo Tsantì, che vinse la Regionale 2023: non è un errore (che sarebbe clamoroso), ma la presa d’atto che Malice non sarà della partita. Come nel 2023, l’unica regina uscente al via sarà Falchetta di Renzo Rosset (147), che quindi vestirà per il secondo anno consecutivo il suo numero dorato davanti al pubblico della Croix-Noire. Se nelle altre categorie abbiamo “giocato” su tre fasce di qualità, nel terzo peso Falchetta è da considerare “hors catégorie”.
Prima fascia
Con Falchetta davanti a tutti, proveranno ad inseguire Negrò di Stefano Charrier (87), vincitrice nel secondo peso a Gressoney-Sain-Jean ma che in terza categoria è arrivata pure fino in semifinale alla Regionale. Occhi pure per Amoureuse di Mauro Chatrian (156), che al Col de Joux quest’anno ha bissato il successo di Verrayes dell’anno prima, e per Vipère di Massimiliano Garin (162), che ha vinto in casa a Cogne ripetendo l’exploit del 2023 a Verrayes. Vipère, inoltre, ha già sfidato Falchetta negli ottavi di finale dell’anno scorso, mettendo a dura prova la resistenza della due volte regina in carica.
Seconda fascia
Non dimentichiamoci di Bataillon dei fratelli Abram (164), che vanta un terzo posto alla Regionale nel 2022 e che a Saint-Christophe ha fatto intravedere il suo ottimo stato di forma. Un po’ più lontano nel tempo il souvenir della bella prestazione di Iris di Ugo Jans (153), che al col d’Arlaz ha fatto vedere che il titolo di Estoul dell’estate scorsa non è stato un semplice colpo di fortuna. In questa fascia inseriamo pure Braisaz di Gildo Bonin (163), reina a Gressan e figlia della reina regionale del 2019 Bronne, così come Rabanne dei Dalbard (158), bovina che arriva dall’allevamento dello scomparso Ugo Déjanaz e che a Excenex – nonostante la polvere – impressionò parecchi addetti ai lavori. Manca qualcuno? Sì, manca Strega de La Borettaz (150), e non solo perché la casata di Gressan è un pezzo di storia dei combats. A Saint-Marcel, in primavera, non combatté la finale con la compagna di stalla Fiura (sono sorelle da parte di padre, un toro della mitica Lombardeun), ma fino alla semifinale aveva fatto molto bene.
Terza fascia
Chiudiamo con altri nomi ed altri numeri, di bovine magari meno chiacchierate ma che hanno le loro chances di ben figurare. Brunette di Davide Bieller (179) è stata seconda a Morgex, ma vanta il titolo di La Salle nel 2023 e pure il premio di bovina più combattiva tra le “leggere” dell’ultima Regionale. Difesa di Romeo Thomasset (157) ha vinto a Vertosan, dove era stata terza nel 2022: resta da verificare come si comporterà lontano da casa, ma resta il fatto che la reina di Saint-Nicolas ha i numeri per far bene alla Regionale. Pescando tra le terze classificate dei concorsi di quest’anno attenzione a Zivà dei Charbonnier (204) e Baronne di Rudy Vial (215): Zivà l’anno scorso vinse a La Salle e alla finale arrivò fino ai quarti, Baronne invece vanta un titolo di terzo peso nella sua Saint-Barthélemy nel 2023.