Caccia ai privati per riconvertire Palazzo Cogne e 2 ville dell’ex villaggio minatori

Per Villa Est e Villa Ovest di località Boutillière e per Palazzo Cogne di corso Battaglione la Regione prova ora a sondare il mercato alla ricerca di capitali privati per ristrutturarle e valorizzarle. Lo strumento individuato è quello della concessione.
Società

Nel 2012 il gruppo di professionisti del Politecnico di Torino che aveva preso parte ad un concorso d’idee indetto dalla Regione, aveva immaginato un enorme polo turistico e ricettivo. Anni fa un inglese, pare di origini russe, raccontava in paese di voler realizzare una clinica di rehab, quelle tanto in voga fra le star hollywoodiane.

Per le due ex ville dei dirigenti dell’ex villaggio dei minatori di Cogne  – Villa Est e Villa Ovest di località Boutillière – la Regione prova ora a sondare il mercato alla ricerca di capitali privati per ristrutturarle e valorizzarle.

L’idea era già maturata nel 2013 quando il progetto che si aggiudicò i 14mila euro, in palio nel concorso d’idee – l’area d’intervento comprendeva altri spazi e immobili –  fu presentato nel paese del Parco del Gran Paradiso. Ma solo ora arriva a concretizzarsi.

Lo strumento individuato è quello della concessione. La proprietà rimarrà pubblica mentre i privati si occuperanno degli investimenti e della gestione.

Nei prossimi giorni saranno pubblicate da parte degli uffici dell’Amministrazione regionale le indagini conoscitive che riguardano, oltre alle due ville, anche Palazzo Cogne di corso Battaglione ad Aosta.

“L’obiettivo – spiega la dirigente regionale Stefania Magro – è di comprendere se gli imprenditori sono interessati a valorizzare questi immobili che richiedono importanti interventi di ristrutturazione. Chiediamo loro di sottoporci delle idee sulla loro eventuale riconversione”.

Dopo aver raccolto le manifestazioni d’interesse la Regione uscirà con un bando vero e proprio.

Per entrambi i beni è stata ipotizzata una concessione di 25/30 anni. Per le due ville di località Boutillière a Cogne si parla di un canone non inferiore ai 50mila euro annui mentre per Palazzo Cogne non è indicata una cifra. I primi anni di concessione potranno comunque essere gratuiti, considerati gli importanti interventi di ristrutturazione di cui i due beni necessitano.

Risalenti agli inizi del 1900, le due ville dell'ex villaggio minatori di Cogne, inserite in un parco di 16.432 mq con una superficie commerciale rispettivamente di 503 e 1247 mq, hanno ospitato i dirigenti per essere in seguito utilizzate come case vacanze.
Per le due ville, ma anche per altri immobili e spazi adiacenti, il gruppo di professionisti del Politecnico di Torino che nel 2012 vinse il concorso di idee della Regione immaginò una mega struttura turistica con tanto di palestra di roccia, una parete per l’arrampicata su ghiaccio e ancora due piscine e un centro benessere.

Per il Palazzo Cogne di Corso Battaglione ad Aosta il nuovo concessionario non avrà a disposizione gli spazi del Circolo Cogne e delle associazioni, che dovranno comunque  essere ristrutturati, e subentrerà nei contratti di affitto dei due negozi, ora in capo alla Regione.

“E’ la prima volta che lanciamo delle indagini di mercato per la valorizzazione dei beni – conclude Magro –  vogliamo vedere se lo strumento può essere interessante anche per la pubblica amministrazione”.

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