Degustazioni, assaggi ma anche musica, divertimento e tanti buoni affari. Sono questi gli ingredienti vincenti di Cantine aperte, manifestazione organizzata dal Movimento Turismo del Vino a livello nazionale che in ogni regione si declina secondo le peculiarità vinicole del luogo.
All’iniziativa, che quest’anno compie vent’anni, parteciperanno domani, domenica 27 maggio, dalle 10 alle 18, ben diciannove aziende valdostane, aprendo le cantine ai visitatori che potranno così gustare il meglio della produzione, parlare con i titolari e acquistare i vini direttamente dalle aziende vitivinicole, accompagnando ogni sorso con i prodotti tipici della Valle d’Aosta, come il Jambon de Bosses, il Lardo d’Arnad, la Fontina e la Toma di Gressoney.
L’unico costo sarà quello del bicchiere di vetro, acquistabile presso ogni azienda e il cui ricavato, come ogni anno, sarà devoluto in beneficenza. “E’ arrivato il momento tanto atteso – spiega Vincent Grosjean, del direttivo del Movimento Turismo del Vino valdostano – in cui aprire le porte delle nostre cantine per proporre al pubblico il risultato della vendemmia 2011. Un’annata eccezionale che grazie al caldo e alle temperature ottimali dovrebbe regalarci non poche soddisfazioni”.
Una vetrina fondamentale per il settore, che diventa ogni volta una vera e propria festa alla quale non può mancare la musica: in molte cantine, infatti, oltre a brindare si potrà danzare e cantare grazie all’accompagnamento di gruppi musicali tradizionali.
“Rimango dell’idea che ogni sosta rappresenti più una tappa, nel quadro di un tour enogastronomico fra i vari produttori, che un punto di arrivo – aggiunge Grosjean – anche se capisco che ognuno si organizzi per tirare acqua al proprio mulino”.
Le cantine valdostane che aderiscono all’iniziativa sono la Cooperativa Caves Coopératives de Donnas, la Cooperativa Cave du Vin Blanc de Morgex et de La Salle, la Crotta de la Meurdzïe di Vevey Marziano, l’Azienda Viivinicola Di Barro di Rini Stefania Elvira e Andrea Barmaz, La Cantina di Nadir Cuneaz, la Maison Agricole D&D di Daniela Dellio, la Cave Des Onzes Communes – Aymavilles, l’Agriturismo e la Cantina La Vrille di Hervé Deguillame, la Maison Vevey Albert, la Maison Vigneronne Frères Grosjean s.s., l’Institut Agricole Régional, l’Azienda Agricola Bonin Dino, Le Clocher di Charrère Danilo, la Chateau Feuillet di Fiorano Maurizio, la Clos Blanc di Alberto Blanc, Lo Triolet di Marco Martin, la Cooperative de l’Enfer Soc. Coop., la Cooperativa La Crotta di Vegneron, La Source s.a.s. di Celi Stefano &c, La Kiuva società cooperativa. All’appello mancherà una storica cantina, l’Atouéyo di Fernanda Saraillon, a causa di un lutto che recentemente ha colpito la famiglia.
“Molte cantine sono in fase di ristrutturazione – ha concluso Vincent Grosjean – ma dal prossimo anno il numero tornerà a salire, anche perché il 2012 è iniziato nel migliore dei modi, grazie alla pioggia che ha arricchito di acqua la terra, che non dovrà così soffrire di stress idrico: una situazione ottimale che ci fa ben sperare per il proseguo della stagione”.