Traforo del Frejus riaperto: verso la normalità il traffico al Monte Bianco

Alle 7.10 di questa mattina è stato riaperto ai mezzi il Traforo del Fréjus, chiuso ieri per un guasto.
Traforo del Monte Bianco
Società

Con la riapertura del Tunnel del Frejus ai mezzi pesanti, alle 7.10 di oggi, mercoledì 22 gennaio, e la conseguente disattivazione del piano della Prefettura regionale di regolazione del traffico, sta lentamente ritornando alla normalità la viabilità verso il traforo del Monte Bianco. 

Alle 7 di oggi venivamo segnalati 45 minuti di attesa al pedaggio italiano e 1 ora e 15 al pedaggio francese. Qui ieri sera si è arrivati alle tre ore di attesa per raggiungere l’Italia.

Per far fronte al grande flusso di traffico, le società di gestione del Traforo del Monte Bianco hanno deciso ieri di rinviare i lavori previsti e la conseguente chiusura del Tunnel, dalle 22 alle 6.

Chiuso ai mezzi pesanti il Frejus, traffico deviato al Monte Bianco. Tir incolonnati in autostrada

21 gennaio 2025

Tir incolonnati sull’A5 fra Nus e Aosta e mezzi fermi nell’area di regolazione di Pollein. E’ la conseguenza del piano di regolazione del traffico attivato dalla Prefettura a seguito della chiusura per un guasto ad un condotta idrica del Traforo del Frejus, con il dirottamento dei mezzi pesanti al Traforo del Monte Bianco.

La società Sav, che gestisce in concessione il tratto autostradale Quincinetto – Aosta Ovest segnala 2 km di coda tra Châtillon e Aosta Gran S.Bernardo in direzione Monte Bianco, mentre al momento sul lato italiano del Tunnel il traffico è regolare. Segnalata un’ora di attesa al pedaggio lato francese.

Per i mezzi leggeri è stata istituita l’uscita obbligatoria a Morgex. Inoltre, i Tir vengo fermati a Sud della stazione Aosta Est, sulla corsia di emergenza, mentre a Châtillon sarà possibile l’istituzione dell’uscita obbligatoria dei mezzi leggeri, nel caso si rendesse necessario lo stoccaggio dei mezzi pesanti su due corsie, a valle del casello di Aosta Est.

Dalla mezzanotte di oggi, martedì 21 gennaio, è scattato inoltre nella valle de l’Arve, ai piedi del Monte Bianco, l’allerta rossa a causa della forte concentrazione di inquinanti da combustione presenti nell’aria, in particolare polveri Pm10 e biossido d’azoto.

L’episodio di inquinamento è in corso su una parte dell’Alta Savoia, che comprende anche la località sciistica di Chamonix. L’allerta rossa comporta il divieto di accendere camini, impiegare gruppi elettrogeni, svolgere lavori di manutenzione con utensili non elettrici o solventi organici.

Gli edifici dovranno portare la temperatura a 18 °C, mentre gli automobilisti dovranno ridurre la velocità a 70 km/h sulle strade a 80 km/h. Sono autorizzati  circolare solo i veicoli pesanti muniti di un apposito bollino Crit’air da 0 a 4. Le imprese edili devono anche rimandare le operazioni che emettono inquinanti e le attività che generano polveri nei cantieri.

 

 

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