Cittadinanza italiana, il Celva aderisce all’iniziativa “18 anni in Comune”

L'iniziativa ha lo scopo di favorire una tempestiva comunicazione ai ragazzi sulle modalità di acquisizione della cittadinanza al compimento della maggiore età.
Società

Si chiama "18 anni in Comune" il progetto voluto dall’ANCI insieme a Save the Children e Rete G2 – Seconde Generazioni a cui ha aderito il Celva. L’iniziativa ha lo scopo di favorire una tempestiva comunicazione ai ragazzi sulle modalità di acquisizione della cittadinanza al compimento della maggiore età.

“Diventare cittadini italiani significa fare parte a pieno titolo del Paese in cui viviamo, accedendo a importanti diritti civili e politici – afferma il Presidente del Celva, Bruno Giordano –. La campagna “18 anni in Comune” promossa dall’ANCI è quindi molto importante e dev’essere veicolata al meglio, perché da un lato richiama la necessità di farsi cittadini italiani attivi, e dall’altro evidenzia l’impegno che promuovono i Comuni per avvicinarsi ai giovani immigrati di seconda generazione. Per questo motivo – prosegue Giordano – ci facciamo portavoce a livello regionale di tale impegno e abbiamo inviato a tutti i Comuni valdostani il materiale informativo da distribuire agli interessati sul territorio”.

Nell’agosto scorso la Legge 9 agosto 2013, n. 98 “Conversione in legge, con modificazioni del decreto–legge 21 giugno 2013, n. 69, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia” prevede all’articolo 33 un’ulteriore semplificazione per l’ottenimento della cittadinanza.

La norma prevede, ora, al comma 2 che “Gli ufficiali di stato civile sono tenuti, nel corso dei sei mesi precedenti il compimento del diciottesimo anno, ad informare il cittadino alle soglie del 18° anno di età che entro il termine di un anno può presentare dichiarazione di voler acquisire la cittadinanza. In mancanza di comunicazione, il diritto può essere esercitato anche dopo lo scadere del termine di un anno”.

 

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