Stop all’attività motoria anche in Valle d’Aosta. Ordinanza_116 è stata firmata in serata dal Presidente della Regione Renzo Testolin.
L’uso della bicicletta e lo spostamento a piedi sono consentiti esclusivamente per le motivazioni ammesse per gli spostamenti delle persone fisiche, ossia ragioni di lavoro, di salute o di altre necessità primarie. L’attività motoria per ragioni di salute o l’uscita con l’animale da compagnia per le sue esigenze fisiologiche sono ammesse solo in prossimità della propria abitazione.
Vengono chiusi al pubblico di parchi e giardini pubblici, al fine di evitare assembramenti di persone.
Stop ai cantieri
Sempre oggi è stata firmata un’ordinanza che dispone la chiusura immediata dei cantieri edili. Possono proseguire la propria attività i cantieri limitatamente al tempo strettamente necessario per le operazioni legate alla chiusura; sono esclusi dal campo di applicazione, i cantieri impegnati nella realizzazione di opere necessarie ad assicurare la fornitura di servizi pubblici essenziali alla popolazione, ovvero al ripristino di strutture o alla sanificazione di impianti a seguito di eventi o malfunzionamenti.
Stop all’accesso negli ambulatori dei medici e pediatri di famiglia
E’ stato inoltre disposto il divieto di accesso, con decorrenza immediata, di accesso libero dei pazienti agli ambulatori dei medici di assistenza primaria, di continuità assistenziale e dei pediatri di libera scelta; che potrà avvenire solo su appuntamento, per i casi non differibili e, se necessario, con un solo accompagnatore, dopo contatto e triage telefonico da parte del medico di assistenza primaria, di continuità assistenziale e dei pediatri di libera scelta.
Prima di entrare nell’ambulatorio dovrà essere misurata la temperatura corporea al paziente ed eventualmente all’accompagnatore, quando disponibile, con termometro ad infrarossi, prima di entrare in ambulatorio.
E’ fatto divieto, all’interno delle sale di attesa e degli studi medici, della contemporanea presenza di più pazienti; nel caso di accompagnatori o di compresenza di breve durata fra pazienti in attesa, è obbligatorio il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro tra i presenti.
0 risposte
Non credo che un provvedimento idiota deciso da un’altra Regione diventi improvvisamente acuto e debba pertanto essere applicato pedissequamente anche in altre realtà, quali i nostri centri abitati che ben poco hanno a che spartire con metropoli affollate. Si è persa l’ennesima occasione di mostrare intelligenza e riflessività, qualità essenziali anche in situazioni di emergenza. Spero vivamente, come auspicato dal lettore che mi precede, che ce ne ricorderemo tutti nelle urne… Nel frattempo mi auguro che ciascuno possa dare spazio alla propria fantasia per lottare, democraticamente e con la disobbedienza civile, contro la nuova schiavitù del pensiero unico e acritico… meno male che ci sono i boschi dove l’ignavia forse non è ancora arrivata…Concludo citando il Poeta, il quale sostiene che “Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui”.
Anch’io condivido il ragionamento. Se si è da soli non si è un pericolo nè per sè nè per nessun altro
Approvo la chiusura dei cantieri dove lavorano piu persone ma dove vi è un solo
artigiano si potevano lasciare operativi considerando che di aiuti gli artigiani ne
vedranno pochini quando si andra alle urne ce ne ricorderemo