Dopo un avvio un po’ in sordina, la Fiera di Sant’Orso nel suo secondo giorno fa il botto di presenze. A dirlo è il servizio di telecamere “intelligenti” piazzate agli accessi di piazza Chanoux, cuore della Kermesse. Alle 17,15 erano transitate 74.000 persone, alla stessa ora di ieri ne erano state contate 57 mila. Nel 2018 i visitatori erano stati 127.000 (66.000 passaggi il primo giorno, oggi altri 61.000 il secondo”.
“La Fiera ha saputo, senza mai perdere il suo tratto distintivo, evolversi e caratterizzarsi per la qualità crescente delle opere proposte che sono e restano il punto di forza – sottolinea in una nota l’Assessore Renzo Testolin – al quale si aggiunge il forte e profondo sentimento di identificazione nell’evento che ogni valdostano prova ritrovandosi a suo modo protagonista della millenaria. La Foire, proseguendo nel suo percorso ricco di storia, rappresenta un appuntamento di straordinaria importanza per tutta la comunità valdostana e costituisce un momento unico per la valorizzazione dell’artigianato di tradizione”.
Tradizione rivolta al futuro. Durante l’evento si sono riunite, infatti, ad Aosta le maggiori associazioni regionali che lavorano a vario titolo per la valorizzazione dell’artigianato d’arte e di tradizione. “Iniziativa che ha consentito – aggiunge Testolin – di programmare un percorso comune nell’ambito della Carta internazionale dell’artigianato artistico della tradizione e ipotizzare sinergie e sviluppi che portino a valorizzare quest’enorme potenzialità che anche in Valle d’Aosta potrà garantire, nel rispetto delle proprie peculiarità, occasioni di crescita e di lavoro per le future generazioni “.