Cambiano “giorno”, i ragazzi di Fridays for Future del Piemonte e della Valle d’Aosta, ma non il “focus” del loro messaggio.
Il weekend “di azione” tra Courmayeur e Aosta – gli appuntamenti ieri, sabato 5 e oggi, domenica 6 settembre – ha come filo conduttore il rispetto per l’ambiente e l’attenzione all’emergenza cambiamenti climatici e lo spiega a chiare lettere: “I ghiacciai sono a rischio e con loro anche noi”.
Ieri una lunga “linea” bianca ai piedi del ghiacciaio Pré de Bar, in Val Ferret, posizionata dove una volta arrivava il limite della massa di ghiaccio. Azione dimostrativa e simbolica, ma anche concretissima, che più di mille spiegazioni faceva intendere il ritiro progressivo del ghiacciaio.
“I ghiacciai alpini si stanno ritirando a una velocità senza precedenti in migliaia di anni – spiegavano sulle loro pagine social di ragazzi di Fridays for Future -, tant’è che quelli al di sotto i 3.500 metri di quota sono destinati a sparire nel giro di 20-30 anni, rappresentando un elevato pericolo per le risorse idriche di cui disponiamo. Il ritiro dei ghiacciai non rappresenta solo una minaccia per qualche specie sconosciuta in via di estinzione, ma andrà ad impattare in modo diretto sulla nostra vita sulla produzione agricola, mettendo in ginocchio l’economia”.
Oggi, invece, la “linea del ghiacciaio” si è spostata dai piedi del Monte Bianco per arrivare fino in piazza Chanoux, ad Aosta. Ma l’allarme lanciato, scritto a caratteri cubitali, è lo stesso portato in alta quota: “Niente ghiacciai niente futuro”.