Grazie a 44 imprese valdostane il Cvs ha un nuovo mezzo attrezzato per disabili

La cerimonia di consegna e benedizione del Doblò si è tenuta nei giorni scorsi.
cerimonia consegna Doblò Cvs
Società

Il Centro Volontari della Sofferenza CVS Diocesi di Aosta ha un nuovo automezzo Doblò grazie alla generosità di 44 imprese valdostane. La cerimonia di consegna e benedizione del mezzo si è tenuta nei giorni scorsi alla presenza del sindaco di Aosta, Fulvio Centoz, e l’Assessore alla Sanità e Politiche Sociali Luigi Bertschy, che hanno sottolineato "come questa iniziativa si colloca in un contesto di welfare che vede una collaborazione tra il mondo dell’imprenditoria e quella del volontariato."

L'iniziativa è stata possibile grazie ai Progetti del Cuore che si realizzano con l’impegno di società e privati ed operano per facilitare la Pubblica Amministrazione e le Associazioni del territorio nell’erogazione di servizi, specie alle fasce più deboli della cittadinanza, ma anche, più in generale, a donne, bambini, anziani (e animali). In Valle d'Aosta era la prima volta che il progetto approdava. Le imprese valdostane hanno aderito raccogliendo in tempi brevi i fondi necessari per l’acquisto dell’automezzo dotato di sollevatore omologato per carrozzelle a motore.

Il CVS, Centro Volontari della Sofferenza presente in Valle d'Aosta dal 1977 si propone di valorizzare tutte le capacità delle persone disabili, qualunque sia la loro condizione fisica o mentale, attivando insieme a loro delle attività di crescita umana e spirituale affinché ognuno possa conquistare il posto che gli spetta nella società e nella chiesa, proprio come sostenuto dal fondatore Beato Luigi Novarese.

Da vent'anni, inoltre, l'associazione si occupa della gestione di Casa Famiglia Betania, dove sono residenti 5 ragazzi con disabilità medio-grave, accuditi da una coppia di volontari appartenente al CVS; negli anni successivi è nata la realtà del gruppo appartamento Il Sicomoro, dove abitano 10 ragazzi con disabilità medio-lieve assistiti nei loro compiti quotidiani da alcuni operatori.

A tutto ciò si aggiungono 8 gruppi che organizzano delle attività di catechesi o ludico-ricreative insieme ad altri ragazzi disabili e non, che abitano con le loro famiglie di origine.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte