“Esiste la possibilità di difendere la proprietà privata e non se stesse: forse la proprietà privata vale più della vita di una donna?”. Questo l’interrogativo posto da Lucia Annibali nel corso dell’incontro “Violenza sulle donne: il coraggio di dire no”, organizzato dal Csv.
L’onorevole ha sperimentato direttamente la violenza di genere quando, nel 2013, due uomini le hanno sfregiato il volto con l’acido su mandato del suo ex compagno. Da allora, dopo aver raccontato la sua esperienza nel libro “Io ci sono. La mia storia di non amore“, è sempre stata attiva nella lotta contro la violenza sulle donne partecipando soprattutto a molti incontri coi giovani che, come ha dichiarato, “spesso si sentono coinvolti personalmente, anche se ci sono ancora molti stereotipi da superare. La violenza di genere non è solo una donna con l’occhio nero“.
Fondamentale quindi è l’istruzione, così come la cultura, che deve contribuire alla creazione di un contesto sociale dalle pari opportunità.
All’incontro erano presenti anche Ana Maria Eliggi, consigliera del Csv, Giacinta Prisant, Presidente dell’Associazione Centro Donne contro la Violenza ed Elenora Cognigni, dirigente della Squadra mobile, che hanno sottolineato a loro volta come sia necessario un cambiamento di mentalità e cultura.
L’onorevole Annibali ha concluso l’incontro dichiarando che nel corso degli anni sono stati fatti molti progressi nel campo della lotta alla violenza di genere e che proprio da tali progressi bisogna partire per migliorare ulteriormente.