Il reparto di oculistica: dalla “fuga” all’attrattività. Da oggi in Valle anche i trapianti di cornea

Eseguiti con successo questa mattina le prime due operazioni su due valdostane. Fino a settembre in programma già una ventina di interventi.
Trapianto cornea
Società

Dopo aver assistito per anni alla “fuga” dei valdostani il reparto di oculistica dell’Ospedale di Aosta è riuscito a invertire completamente il trend, attraendo pazienti dalle regioni vicine. L’arrivo di nuovi professionisti, a cominciare dal dottor Roberto Orsi, il primario arrivato dall’Oftalmico di Torino nel dicembre scorso, ha ampliato l’offerta che include, per la prima volta, i trapianti di cornee.

Le prime due operazioni sono state eseguite questa mattina all'Ospedale Beauregard, dove dal dicembre il reparto si è trasferito. Due le pazienti operate dall’equipe composta dai dottori Gianluca Biletta e Roberto Rosi: una 52enne sottoposta ad intervento di cheratoplastica lamellare profonda, causa cheratocono evoluto al IV stadio e una 57enne per la sostituzione di un trapianto di 30 anni prima.

“Gli interventi sono andati tutti e due molto bene” spiega poco dopo l'operazione il dottor Gianluca Biletta. Fino a settembre sono già una ventina i trapianti in calendario che dovrebbero arrivare ad assestarsi intorno alla cifra di 60 all’anno.

“La fuga dei valdostani su oculistica era pressoché totale almeno su alcuni interventi” ricorda Flavio Peinetti, direttore del Dipartimento delle chirurgie “Ora siamo riusciti a ribaltare la situazione al 100% incidendo fra l’altro pesantemente sulle liste d’attesa ridotte a pochi mesi”.

“Avevamo questa opportunità e l’abbiamo percorsa” aggiunge il Direttore dell’Azienda Usl, Igor Rubbo spiegando la volontà di dar corso a nuovi progetti su altre specialità per “ampliare la gamma dei servizi che possiamo offrire ai valdostani”.

In particolare novità potrebbero a breve essere annunciate su neurochirurgia, odontoiatria ma anche su dermatologia.
Quest'ultima struttura, diventata semplice con l’ultima revisione dell’atto aziendale del 2016, fatica a trovare professionisti disponibili a lavorare in Valle d'Aosta. Anche l'ultimo avviso di ricerca, scaduto il 10 luglio scorso, è andato deserto. Così in attesa dell’espletamento del concorso pubblico, indetto nei mesi scorsi, l’azienda ha deciso di tentare la strada della libera professione, pubblicando nei giorni scorsi un avviso in tal senso. Sempre per tamponare una situazione di emergenza – "il persistere della carenza di organico non permette di garantire i livelli essenziali di assistenza" – l’Usl si è rivolta al privato accreditato stringendo con l’Irv un accordo fino al dicembre 2017. 

"Il compito nostro è quello di attrarre professionisti ma anche di valorizzare quelli che abbiamo" sottolinea in chiusura dell'incontro stampa l'Assessore regionale alla Sanità, Luigi Bertschy "Dove attraiamo dobbiamo essere in grado di costruire dei percorsi per far crescere i professionisti" .

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