“Quando camminerete sulla terra dopo aver volato, guarderete il cielo perché là siete stati e là vorrete tornare”, diceva il grande Leonardo Da Vinci, il genio totale e totalizzante che progettò – tra gli altri – l’“ornitottero”, il primo aeromobile che simulava il battito d’ali degli uccelli.
Ed è quello che deve aver pensato la signora Paola, arzilla ottantenne milanese che ieri – domenica 18 agosto – ha ripetuto dopo qualche anno l’esperienza di volo in parapendio partendo da La Magdeleine per atterrare, una ventina di minuti dopo, all’Area sportiva di Antey-Saint-André.
Ad accompagnarla in questo volo in “tandem” Luigi Boggia, fondatore dell’associazione Associazione sportiva dilettantistica Eventi Straordinari e che da oltre 40 anni ha dedicato la sua vita al cielo, già protagonista lo scorso anno del “battesimo dell’aria” di suo figlio Valerio, che allora aveva solamente 4 anni.
“La signora ha 80 anni solamente secondo la Carta d’identità – spiega Boggia – ma in realtà non si direbbe. Fisicamente sta molto bene e ha uno spirito invidiabile. Aveva già volato con noi qualche anno fa, allora mi ha contattato per ripetere l’esperienza. Lei è di Milano e ha casa a Torgnon, conosceva già noi e la nostra specialità”.
Vista l’età della signora, qualche accorgimento extra è stato necessario: “Bisogna prendere un po’ di precauzioni – prosegue Boggia –, perché è vero che lo spirito c’è ma serve attenzione, soprattutto in fase di decollo evitando manovre troppo azzardate. Quando si affrontano condizioni così, comunque, non si vola mai da soli”.
E com’è stato il tragitto aereo vero e proprio? “Abbiamo chiacchierato abbastanza mentre eravamo in volo – prosegue Luigi –, e nei venti minuti circa, la durata media che proponiamo, mi ha fatto anche vedere dov’era casa sua a Torgnon”.
E per la cronaca sì, si è divertita come una “matta”.