La polemica è annosa, e la situazione già segnalata tempo addietro dal Sindaco di Chamonix Éric Fournier, e ribattuta poco più di due anni fa da Legambiente Valle d’Aosta, preoccupata per la nostra Regione: l’aria dell’Alta Savoia e tra le più inquinate di Francia, vicina addirittura a quella di Parigi. Dalle proteste ai fatti, notizie d’oltralpe di oggi parlano di un ricorso contro lo Stato depositato al Tribunale amministrativo di Grenoble da quattordici abitanti della Valle dell’Arve – alle pendici del Monte Bianco – che lamentano la scarsezza di misure adottate per l’inquinamento.
Stando alle informazioni raccolte da Franceinfo, che per prima ha divulgato la notizia, un’abitante 60enne della vallata, sportiva, racconta di avere “la tosse della Valle”, trasformatasi presto in una pneumopatia, e spiega: “Dopo tre mesi ho rifatto l’asma. Non avevo realizzato subito che potesse essere legata all’inquinamento nella Valle”.
A parlare del ricorso è, nell’articolo di Franceinfo, anche l’avvocato François Lafforgue: “Abbiamo già gli studi generali – ha spiegato il legale – e le diverse testimonianze di coloro i quali hanno conosciuto delle difficoltà respiratorie dopo essersi trasferiti nella Valle dell’Arve, e altri ancora in occasione di picchi di inquinamento”. Al di là delle accuse i ricorrenti chiedono un risarcimento che può arrivare fino a 100mila euro – si legge ancora sul giornale transalpino –, ma nella Valle la situazione si fa “calda”, dal momento che sono state registrate oltre 540 denunce di persone che chiedono sia aperta un’inchiesta sulle diverse fonti di inquinamento presenti nella zona.