Leggiamo con dispiacere sul quotidiano online Aostasera le lamentele dei familiari di un’ospite della microcomunità di Arvier, un servizio de l’Unité des communes valdôtaines Grand-Paradis gestito dal Consorzio Trait d’Union attraverso la cooperativa sociale L’Esprit à l’Envers.
Il nostro rammarico nasce dal fatto che tutte le difficoltà riportate nella lettera ed esplicitate dalle sorelle Lucia e Lidia Carturier, a nostro avviso, sono state prese in carico ed ascoltate dalle diverse figure professionali che lavorano all’interno della microcomunità. Ci preme sottolineare che in tutte le situazioni in cui è stato possibile il personale si è adoperato per venire incontro alle esigenze espresse dalla famiglia della anziana signora inserita.
Il nostro rammarico è legato, anche, al fatto che la famiglia che esprime queste forti critiche ha accettato e firmato l’inserimento definitivo della loro parente nella struttura, conoscendone a fondo le caratteristiche del servizio offerto. La microcomunità di Arvier è, infatti, una struttura che offre prestazioni di tipo assistenziale e non è deputata a servizio di tipo sanitario come invece, almeno nella lettera, fanno intendere le familiari.
Ciò detto, in questo frangente vogliamo comunque ribadire alla famiglia della nostra ospite la nostra disponibilità a confrontarci.
Paolo Calosso, Presidente Consorzio Trait d’Union
Carla Chiarle, Presidente della cooperativa sociale L’Esprit à l’Envers