A seguito della pubblicazione del vostro articolo a luglio di quest’anno sul ricorso presentato dall’AIGAE e da quattro guide escursionistiche della Valle d’Aosta, riteniamo necessario precisare la posizione del ricorrenti i quali hanno sempre chiesto solo di poter esercitare la loro professione nella regione di loro residenza. I ricorrenti non hanno interesse a impugnare la legge regionale se non nella misura in cui questa sia l’unica possibilità che gli è consentita.
Ed infatti l’AIGAE e le Guide hanno sempre cercato il colloquio con la Regione che, però, ha sempre rifiutato il confronto e, anche dopo il ricorso, non ha dato alcun seguito ad un incontro informale in cui i ricorrenti si sono dichiarati disposti a rinunciare al processo purché gli fosse riconosciuto il diritto a lavorare senza assurdi ostacoli o limitazioni.
Appare opportuno evidenziare come la posizione della Regione sia anacronistica poiché, nella situazione attuale, le guide di altre nazioni europee hanno più diritti delle Guide abilitate in un’altra regione italiana e, ad avviso di chi scrive, non ha alcun senso che le guide francesi o tedesche possano guidare liberamente in tutta Italia e le guide residenti in regione non possano lavorare a casa loro.
E mentre in Valle si alimenta una assurda “guerra tra poveri” si perdono occasioni e competitività turistica nei confronti degli stranieri che possono liberamente scorrazzare in regione con i loro gruppi. La stessa delibera di Giunta è un perfetto esempio di come l’amministrazione, invece di semplificare le procedure, renda eccessivamente dispendioso e complicato, ai suoi cittadini, l’esercizio di un diritto. Purtroppo, per motivi incomprensibili, la Regione, invece di collaborare, lo ripetiamo, con i suoi cittadini, si pone come una controparte che vuole ostacolarli in tutti i modi.
E’ importante evidenziare che la Regione non nega alcuno dei fatti ma non offre alcuna soluzione. Si va quindi verso l’udienza, fissata per il 17 novembre, che porterà la Regione a dover accettare, obtorto collo, la politica europea (ora anche italiana) nel mercato turistico sulla libera circolazione dei professionisti che comporta sostenere la competizione internazionale accettando la sfida sulla qualità e preparazione delle guide.
dott. Stefano Spinetti
Presidente Nazionale AIGAE
Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche